Abbiamo già parlato della tracciabilità e visto come si ottiene uno SMARTCIG. In alcuni casi però il codice CIG non è necessario, ma in molti non li conoscono. Oggi quindi vedremo proprio in quali casi non serve il CIG.
ATTENZIONE! I casi che possono capitare all’operatore sono i più svariati. Sta al lettore informarsi e valutare se queste indicazioni, che non intendono in alcun modo sostituire quelle dell’ANAC, sono adeguate alla sua situazione. Declino sin d’ora ogni responsabilità per problemi conseguenti a CIG omessi ecc.
Per prima cosa sgombriamo il campo da un paio di equivoci: non esistono soglie minime al di sotto dei quali il CIG non va chiesto. Al massimo se il contratto è di importo ridotto (meno di 40.000 euro) potremo ricorrere al codice semplificato (smartCIG), ma comunque dovremo ottenerlo. Ancora, la necessità del CIG non è legata alla forma dell’appalto: è indifferente che sia esperita una procedura di gara aperta, o negoziata, (con o senza pagamento del contributo all’ANAC) piuttosto che un affidamento diretto, anche in ‘somma urgenza’. Di regola il CIG si deve chiedere sempre, in ogni appalto.
Quando non serve il CIG
In altri casi invece il cig non va proprio chiesto, neppure quello ‘smart’. Queste eccezioni sono previste da disposizioni eterogenee. Fortunatamente l’ANAC ci aiuta raggruppandole nelle sue FAQ sulla tracciabilità, in particolare la n. A8. Eccole:
- i contratti di lavoro conclusi dalle stazioni appaltanti con i propri dipendenti (articolo 17, comma 1, lett. g del Codice dei contratti);
- i contratti di lavoro temporaneo (legge 24 giugno 1997 n. 196);
- gli appalti aggiudicati da un’amministrazione ad un’altra in virtù di un diritto esclusivo goduto da quest’ultima (art. 9, comma 1 del Codice);
- gli appalti aggiudicati per l’acquisto di acqua e per la fornitura di energia o di combustibili destinati alla produzione di energia, di cui agli articoli 11 e 12 del Codice dei contratti;
- il trasferimento di fondi da parte delle amministrazioni dello Stato in favore di soggetti pubblici, se relativi alla copertura di costi per le attività istituzionali espletate dall’ente;
- l’amministrazione diretta (non rientra nella fattispecie del contratto d’appalto con un operatore economico);
- gli affidamenti diretti a società in house;
- i risarcimenti corrisposti dalle imprese assicuratrici appaltatrici ai soggetti terzi, estranei al rapporto contrattuale, danneggiati dalle stazioni appaltanti assicurate;
- gli indennizzi e i risarcimenti corrisposti a seguito di procedure espropriative, poste in essere da stazioni appaltanti o da enti aggiudicatori;
- gli incarichi di collaborazione ex articolo 7, comma 6, del decreto legislativo n. 165/2001 (testo unico sul pubblico impiego);
- le spese effettuate dai cassieri, che utilizzano il fondo economale;
- l’erogazione diretta, a titolo individuale, di contributi da parte della pubblica amministrazione a soggetti indigenti o comunque a persone in condizioni di bisogno economico e fragilità personale e sociale, ovvero finalizzati alla realizzazione di progetti educativi (vedi par. 3.5 della Determinazione n. 4/2011 aggiornata con delibera n. 556/2017);
- le prestazioni socio-sanitarie in regime di accreditamento (par. 3.5 della Determinazione n. 4/2011); (NB adesso sta cambiando la posizione ANAC, per alcune prestazioni è previsto! Vedere la delibera 371-2022)
- i contratti di associazione che prevedono il pagamento di quote associative ( par. 3.10 della Determinazione n. 4/2011);
- i contratti dell’Autorità giudiziaria non qualificabili come contratti di appalto (par. 3.11 della Determinazione n. 4/2011);
- le convenzione in materia di difesa, protezione civile e prevenzione contro i pericoli sottoscritte da organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro, di cui all’art. 17, comma 1, lett. h) del Codice dei contratti, nel caso in cui questi rivestano carattere non oneroso per l’amministrazione procedente (par. 2.8 della Determinazione n. 4/2011);
- la sponsorizzazione pura di cui all’art. 19, comma 1, del Codice (vedi par. 2.10 della Determinazione n. 4/2011);
- i contratti aventi ad oggetto i servizi forniti da banche centrali di cui all’art. 17, comma 1, lett. e) del Codice.
Alcune puntualizzazioni
Vi invito a prestare particolare attenzione al n.4 “acquisto di acqua e fornitura di energia o di combustibili destinati alla produzione di energia”. Questo caso vale solo per alcune stazioni appaltanti! L’art. 11 del Codice infatti parla di “appalti per l’acquisto di acqua, se aggiudicati DA enti aggiudicatori che esercitano una o entrambe le attività relative all’acqua potabile di cui all’articolo 117, comma 1″ e di “appalti aggiudicati da enti aggiudicatori che sono ESSI STESSI attivi nel settore dell’energia“. Quindi di regola anche per le utenze servirebbe il codice CIG, ed infatti nelle convenzioni CONSIP relative a energia elettrica e gas metano il CIG c’è sempre. Per le utenze però l’ANAC ha previsto una “tracciabilità attenuata”, nel senso che i pagamenti possono essere effettuati mediante “RID” senza indicare i codici CIG nel singolo pagamento, ma soltanto nella delega a monte (FAQ A33). Se quindi la vostra PA è in grado di usare il RID come modalità di pagamento, potrà indicare (e chiedere ai fornitori) il CIG una sola volta; se non usa questa modalità di pagamento, di regola dovrà indicare il codice nei singoli pagamenti. (A scanso di equivoci, ho visto PA non usare mai il cig per nessuna utenza e altre usare lo stesso cig per lustri anche con fornitori diversi, senza mai subire un solo rilievo… ognuno decida in coscienza come muoversi).
Il punto 5 significa che quando una PA trasferisce somme ad un altro soggetto pubblico (anche se ha forma societaria) per attività espletate da questo nel suo ruolo istituzionale, il CIG non serve.
Sul punto 11, spese dei cassieri, è bene chiarire che l’eccezione vale solo se tali spese non originano da contratti d’appalto e se sono state tipizzate dall’amministrazione mediante l’introduzione di un elenco dettagliato all’interno di un proprio regolamento di contabilità ed amministrazione.
Ai sensi dell’art. 25, comma 2, lett. a) del d.l. 66/2014 convertito nella legge n. 9/2014, la partecipazione di un dipendente ad un seminario o ad un convegno non integra la fattispecie dell’appalto di servizi di formazione e, pertanto, a questa ipotesi non si applica la normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari. Diversamente, l’acquisto da parte di un ente pubblico di corsi di formazione per il proprio personale configura un appalto di servizi di istruzione e formazione e pertanto comporta l’assolvimento degli obblighi di tracciabilità.
I rimborsi delle spese di missione al personale non richiedono il CIG perchè non sono contratti.
Il punto 17 (sponsorizzazione pura) si riferisce al caso di un finanziamento a favore della PA effettuato dal privato non immediatamente legato al settore degli appalti. Chiaramente servirà il CIG per gli appalti realizzati con tale somma. La sponsorizzazione tecnica invece è sempre sottoposta a tracciabilità (CIG smart o ordinario a seconda dell’importo).
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Art 32 comma 2 dlgs 50/2016
… ((Nella procedura di cui all’articolo 36, comma 2, lettere a)
[leggasi: a) per affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto, adeguatamente motivato anche senza previa consultazione di due o più operatori economici]
la stazione appaltante può procedere ad affidamento diretto tramite determina a contrarre, o atto equivalente, che contenga, in modo semplificato, l’oggetto dell’affidamento, l’importo, il fornitore, le ragioni della scelta del fornitore, il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale, nonché il possesso dei requisiti tecnico-professionali, ove richiesti.
Domanda: Posto che la determina a contrarre nonché l’impegno sono in capo al dirigente responsabile di spesa, nel caso che venga nominato un RUP differente dal dirigente (e che quindi assuma lui lo smart CIG) quali sono le sue responsabilità residuali? Posto che il RUP presiede “alle fasi della programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione”, sembrerebbe che residui solamente l’esecuzione o riverbera anche, per altre vie, sulla legittimità dell’atto?
I rapporti -e le rispettive responsabilità- tra RUP non dirigente e dirigente sono una delle questioni più spinose del Codice e sono affrontate in molte sentenze e articoli di dottrina anche contrastanti tra loro, che non posso riassumere qui perchè sarebbero veramente troppi. Di certo al RUP non resta semplicemente l’esecuzione (anche nel sottosoglia), perchè ha quantomeno il ruolo di dominus della procedura di affidamento. In campo statale, per dire, il RUP non dirigente non può impegnare somme, per cui la determina e lo stesso impegno sono necessariamente in capo al dirigente, ma può benissimo avvenire (e avviene quasi sempre) che la proposta dell’impresa affidataria venga dal RUP, col dirigente che neppure ha mai sentito nominare la ditta: in questo caso a mio avviso la responsabilità non può che essere condivisa. Comunque sia, l’atteggiarsi delle responsabilità credo che si debba valutare caso per caso, anche alla luce delle eventuali ‘pressioni’ di un soggetto sull’altro, che sono il vero nocciolo della questione. Le suggerirei di leggere questo https://www.lavoripubblici.it/news/2018/07/LAVORI-PUBBLICI/20484/Responsabile-del-procedimento-e-RUP-un-doppio-modello-di-azione-amministrativa e altri articoli di Stefano Usai, da sempre molto attento a questo tema.
Un caso simile al precedente, sempre relativo al punte 1e (prestazioni socio sanitarie in regime di accreditamenro)
Faccio una ricognizione di organismi accreditati in in un registro per l’assistenza domiciliare, e poi valuto l’idoneità dei progetti , senza stilare una graduatoria. Successivamente faccio una intesa formale e stipulo un contratto con gli organismi scelti dagi utenti secondo il principio di libera scelta.
Ogni volta che faccio un impegno di spesa per un organismo (20/30 all’anno), devo prendere il cig? E pagare il contributo anac? E compilare tutte le schede successive (Aggiudicazione, conclusione, collaudo, etc) ?
Grazie
E’ una procedura strana, non saprei. Direi che non serva, ma provi a inoltrare un quesito direttamente all’ANAC per sicurezza.
Nell’ipotesi in cui il soggetto appaltante è un ente privato (ex art. 1, lettera g, 50/2016) beneficiario di fondi pubblici, è sempre necessario per quest’ultimo ottenere la qualifica di stazione appaltante dall’anac e quindi il cig?
Se rientra nei casi in cui il privato è tenuto ad applicare il codice dei contratti, è stazione appaltante e va chiesto anche il CIG. C’è un recente parere del CGA Sicilia che può fare al caso suo, trova qui un commento: https://www.giurisprudenzappalti.it/sentenze/applicazione-codice-appalti-a-soggetti-privati/
Se in una procedura di selezione di un esperto esterno alla scuola in cui lavoro (per arrivare ad un contratto di prestazione d’opera), ho indicato un CIG, anche se onera necessario, cosa può succedere?
Nulla. Se alla fine il cig non serve lo annulli e motivi il perchè nelle determina di aggiudicazione.
Buongiorno,
il pagamento dei diritti siae (che non richiede cig) in quale caso rientra?
Il pagamento dei diritti SIAE non è soggetto a CIG perchè non è proprio un contratto d’appalto. Il trovarsi in una fattispecie in cui si applica il codice dei contratti è il presupposto indefettibile per l’applicazione del CIG, se non c’è appalto di lavori, servizi o forniture il cig non si richiede mai. Se c’è appalto, la regola è che il CIG si chiede, ma ci sono le eccezioni viste sopra.
..e la concessione di diritti per l’utilizzo di brani musicali è configurabile come appalto e pertanto soggetto alla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136?
Bella domanda! Nel dubbio, se pagate, visto che non è tra le eccezioni espresse direi di sì.
salve, in caso di somma urgenza non riconosciuta dal Consiglio Comunale e defluita in debiti fuori bilancio va richiesto il CIG
Salve. Ritengo di sì, ciò che rileva non è la natura dei fondi ma del lavoro, quando c’è un appalto deve essere tracciato, salve le poche ipotesi di esclusione della tracciabilità.
su una convenzione tra autostrade spa e una partecipata per l’utilizzo dei telepass posso ritenere rientri in un servizio esente ai sensi art. 9 dlgs. 50/2016? devo richiedere cig?
Dipende se la partecipata è una in house o no. Se lo è, il gig non serve, altrimenti va chiesto.
Buongiorno, bisogna richiedere il CIG se il servizio viene affidato (affidamento diretto) a costo 0?
La leggittimità degli affidamenti gratuiti è molto controversa di per sè e il Consiglio di Stato oscilla abbastanza tra l’ammetterla e il negarla. Se si ritiene che un affidamento gratuito sia un appalto, allora il cig va richiesto. Di sicuro per le sponsorizzazione serve, quindi nel dubbio lo chiederei anche per un affidamento gratuito, anche se poi non essendoci pagamenti di fatto non verrebbe usato.
Salve ripropongo la questione relativa alla richiesta del cig in caso di affidamento per corsi di formazione obbligatoria con ente privato a titolo gratuito, devo richiedere il cig e si può fare a costo 0?
Io lo chiederei, ma è veramente strano. Un ente privato non si fa pagare? Allora è una sponsorizzazione tecnica, e in tal caso il cig è previsto sempre (solo smart).
Buongiorno. In caso di bando di gara con procedura aperta e criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, relativa ad una concessione di servizi per la gestione e valorizzazione di un immobile di proprietà della stazione appaltante, è necessario il CIG? Preciso che il valore della concessione è assai modico. Il canone che il Concessionario dovrà corrispondere all’ente è pari a euro 500/anno (importo soggetto a rialzo in sede di offerta economica) ed è commutabile (a discrezione dell’ente ed in base alle proposte presentate dagli operatori economici) in lavori di manutenzione ordinaria dell’immobile.
Purtroppo non sono previsti importi minimi per la richiesta del CIG, quindi in linea di massima direi che se fate una gara va chiesto anche per 500 euro.
Buongiorno, bisogna chiedere il CIG per la seguente determina di impegno:
Impegno di spesa a favore della Fondazione ………….., a titolo di rimborso delle spese sostenute per la copertura assicurativa dei lettori volontari in Biblioteca e delle spese di segreteria.
Grazie
Bè, immagino che i lettori volontari non siano stati scelti conuna procedura di gara… se si tratta di un mero rimborso spese, io non lo chiederei.
buongiorno,
in caso di autorizzazione a subappalto e pagamento diretto della stazione appaltante al subappaltatore in quanto micro impresa, va preso un cig nuovo oppure si può utilizzare il cig preso con l’appaltatore principale?
grazie
Sempre lo stesso cig. Il pagamento al subappaltatore è una delegazione di pagamento ex lege tra appaltatore, subappaltatore e voi. In virtù del subappalto non sorge un autonomo rapporto obbligatorio tra il subappaltatore e la stazione appaltante, ma quest’ultima, in virtù della delegazione di pagamento, estingue anche l’obbligazione dell’appaltatore nei confronti del subappaltatore.
Negli fattisoecie di “appalti aggiudicati da un’amministrazione ad un’altra in virtù di un diritto esclusivo goduto da quest’ultima (art. 9, comma 1 del Codice)” rientra anche l’affidamento del servizio di conto corrente postale a POSTE ITALIANE SPA per la gestine dei BOLLETTINI POSTALI ? Poste Italiane spa opera in virtu del DPR 144/2001, è controllata al 100% dallo Stato ed è l’unica che gestice il BOLLETTINO POSTALE .
Premetto che la Posta non è il Tesoriere dell’Ente ma gestisce solo il c/c del Comune che serve a riceve l’accredito dei bollettini postali pagati dai cittadini.
Il servizio di tenuta del conco corrente postale comporta il pagamento delle seguenti voci:
– Imposta di bollo e relativa addizionale
– Spese di tenuta conto
– Commissione per riscossione singolo bollettino
– Oneri per la stampa di bollettini;
Se devo chiedere il CIG l’affiamento sarebbe perpetuo visto che solo Poste gestisce lo strumento dei BOLLETTINI POSTALI.
Secondo me sì, il cig in questo caso non lo chiederei.
Buongiorno,
in ambito servizio ambulanza in emergenza urgenza 118 (non trasporto semplice) se la materia da quanto ho capito viene stralciata dal codice degli appalti rientrando nel cd. codice del terzo settore per le organizzazioni di volontariato/ cooperative, il cig andrà comunque sempre richiesto?
No, in quei casi non rientrando tra gli appalti del codice non è richiesto il cig.
Con riferimento alla procedura di erogazione di contributi da parte del Comune a favore di microimprese del commercio e artigianato (contributo massimo fino ad 1.300,00 euro per singola attività, importo totale 200k €.) individuate con bando pubblico, previa verifica dei requisiti – calo fatturato causa Covid – , con rendicontazione finale attraverso l’esposizione delle fatture di acquisto, sussiste l’obbligo di richiedere il CIG?
Grazie
Direi di no. L’ANAC ha precisato nella determinazione n.4 del 2011 che simili fattispecie sono escluse dall’ambito di applicazione della disciplina sulla tracciabilità dei flussi
finanziari, atteso che l’art. 3 della legge n. 136/2010 richiede espressamente, ai fini dell’individuazione dell’ambito soggettivo di applicazione, che i soggetti siano “a qualsiasi
titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici”, ovvero richiede una correlazione con l’esecuzione di appalti di lavori, servizi e forniture. Se non richiedete alcuna controprestazione, di regola il cig non serve.
nel caso di uno smart cig richiesto per un affifamento diretto, è necessario indicare nell’oggetto anche il nominativo della Ditta affidataria?
No, assolutamente. Basta l’oggetto dell’appalto.
Buongiorno,
Avrei una domanda a cui ad oggi non sono riuscito a trovare risposta concreta:
Nel merito dei rimborsi spese di viaggio, vitto e/o alloggio, per trasferte; stante che tali spese non risulterebbero soggette a CIG laddove imputate a favore di soggetti svantaggiati, di enti ed associazioni privi di scopo di lucro (anche laddove prestino un tipo di servizio non economico a favore dell’ente), ovvero del personale impiegato nell’amministrazione; cerco conferma se questo tipo di rimborso sia da computare nel CIG laddove legato ad una prestazione affidata dall’ente a professionista esterno.
Nello specifico, il dubbio sorge se i rimborsi spese viaggio siano soggetti e quindi da computarsi nel CIG, per affidamento, da parte di P.A., di contratto per supporto legale ad avvocato che dovrà spostarsi in trasferte nell’esecuzione dell’incarico affidato.
Indicativamente sarei convinto che tali spese siano soggette a CIG; in quanto legate ad un contratto di prestazione professionale. Ma trovo in giro voci discordanti e nessun parere definitivo.
Potete aiutarmi?
Io li includerei, perchè vanno a comporre l’esborso complessivo della stazione appaltante per l’incarico, e perchè a stare larghi non si sbaglia. Ma può tagliare la testa al toro inoltrando una richiesta di parere all’ANAC (senza attendere risposta, perchè potrebbe arrivare tra molto tempo). Ovviamente se si parla di un incarico continuativo e non occasionale, come da linee guida ANAC sui servizi legali.
Grazie della risposta.
Si tratterebbe in effetti di contratto annuale o biennale di servizi legali.
Avevo cercato contattare informalmente ANAC, ma per curiosità proverò anche a procedere con richiesta parere ufficiale, grazie.
buongiorno, nel caso in cui si debba affidare ad ENEL -gestore delle reti elettriche- una richiesta di spostamento impianti è necessario chiedere il CIG?
si tratta in sostanza di una somma da pagare per chiedere il preventivo per un lavoro da effettuarsi ncessariamente ad opera di ENEL.
grazie
Se il gestore della rete in quel luogo è ENEL direi che si può non chiedere, perchè c’è un’esclusiva.
Buonasera , avrei un quesito .
Quali sono le responsabilità penali , civili, amministrative in cui incorre la persona che essendo registrato sul sito avcp come centro di costo e richiede lo smart cig senza aver mai seguito il fascicolo lavori / o assunto decisioni ( perchè avocato da altro personale superiore che adotta decisioni ,inoltre può richiedere il codice cig pero’ non lo emette ); o per un centro di costo diverso per il quale è stato registrato es. centro di costo ricambi lo richiede x edilizia .
grazie
Non ho ben capito la situazione che mi espone. Comunque sia, errori sullo smartcig sono decisamente meno importanti che su simog. E’ peggio non chiedere uno smartcig quando si dovrebbe, che richiederlo poi non utilizzarlo perchè il lavoro-servizio non viene svolto. E’ senz’altro possibile (e molto comune) avere un unico soggetto incaricato della richiesta dei cig smart per l’intero ufficio (meglio se è registrato il dirigente che poi delega l’addetto). Se i suoi superiori e/o colleghi le chiedono di farsi rilasciare uno smartcig per un dato importo e una data categoria merceologica, se lei ha le loro istruzioni anche solo in una mail penso possa stare tranquillo. Non così se invece richiede un cig su Simog figurando come RUP dell’intervento. In tal caso informazioni incomplete, errate o tardive possono portare all’irrogazione a suo carico di sanzioni pecuniarie anche pesanti (veda il codice dei contratti art. 213 co.13), perchè visti gli importi Simog è monitorato da ANAC con attenzione assai maggiore che smartcig. So bene che molti RUP sono ‘allergici’ alle piattaforme ANAC, ma per i cig non smart è decisamente il caso che le credenziali siano del singolo RUP e non accentrate in un unico soggetto.
grazie per la cortese risposta , mi spiego , in pratica sono stato delegato dal dirigente per una categoria merceologica in particolare , altri miei colleghi si occupano di altre categorie, mi succede che talvolta un mio collega anche lui abilitato alla richiesta dei cig , decida di avocare a se’ alcune pratiche decidendo e contrattando lui , al momento di emettere il cig si tira indietro scaricando le responsabilità
grazie per la cortese risposta , mi spiego diversamente
io sono uno dei delegati dal dirigente unitamente ad altre miei colleghi alla richiesta e registrazione cig per una determinata categoria merceologica , succede che un mio superiore avochi a se’ delle pratiche del mio settore decidendo lui il percorso da seguire e con chi effettuare la fornitura, nonostante anche lui sia delegato dal dirigente per la richiesta dei cig in generale , non fà volutamente la registrazione e gira il pacco a noi
le chiedo a cosa potrei andare incontro, e se tale procedura sia corretta
parliamo sempre di smart cig
inoltre la richiesta dello smart cig con importo totale 40 mila in cottimo fiduciario e comprensivo di iva , o si parla di iva esclusa , per non superare tale soglia ?
La procedura del suo collega è corretta o scorretta a seconda di come è organizzato l’ufficio. Per simog dovrebbe essere sempre il rup a prendere il cig (e anche lì non sempre avviene), per smartcig non è così tassativo, non sta scritto da nessuna parte che per una migliore funzionalità dell’ufficio non si possa incaricare dell’incombenza una sola persona per tutti i cig.
Se il suo superiore le dà delle disposizioni, a meno che non siano criminose, lei è tenuto ad eseguirle e ne risponderà lui davanti al dirigente e ad ANAC. L’importante come le dicevo è che lei possa dimostrare che ha ricevuto l’ordine di chiedere il cig, per quell’importo e quella procedura.
L’importo è IVA esclusa.
Nel caso di fatture pervenute all’ente per la partecipazione di dipendenti a corsi di formazione, seminari, convegni dove in base alla norma non è necessario richiedere il CIG in quanto non integra la fattispecie dell’appalto di servizi di formazione, è corretto pertanto considerarlo “debito non commerciale” ?
Esclusivamente ai fini OPI si intende per:
1. Commerciale: l’uscita, relativa anche alle attività
istituzionali, riferita a:
(a) somministrazioni, forniture e appalti;
(b) obbligazioni relative a prestazioni
professionali;
E’ corretto che le fatture suddette vengano escluse dal calcolo dell’indicatore di tempestività dei pagamenti e dallo stock non essendo un appalto e pertanto un debito non commerciale?
Grazie
In base alle FAQ ANAC sulla tracciabilità:
C9. È necessaria l’acquisizione del CIG in caso di partecipazione di un dipendente ad un seminario o ad un convegno?
No. Ai sensi dell’art. 25, comma 2, lett. a) del d.l. 66/2014 convertito nella legge n. 9/2014, la partecipazione di un dipendente ad un seminario o ad un convegno non integra la fattispecie dell’appalto di servizi di formazione e, pertanto, alla specifica ipotesi non si applica la normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari. Diversamente, l’acquisto da parte di un ente pubblico di corsi di formazione per il proprio personale configura un appalto di servizi di istruzione e formazione (Allegato IX) e, pertanto, comporta l’assolvimento degli obblighi di tracciabilità.
Se siete nel primo caso (non è appalto), direi che potete escluderle dal calcolo dell’indice, altrimenti è appalto quindi commerciale quindi rientra nel calcolo.
Buongiorno, avrei un quesito da sottoporle:
in caso di sottoscrizione di polizze assicurative con affidamento diretto, è necessario richiedere il CIG?
Grazie per l’attenzione che vorrà darmi.
Sì.
Buongiorno,
in merito alla necessità di richiedere il CIG per la sottoscrizione delle polizze assicurative, volevo chiederle se questo valeva anche per i rinnovi delle polizze e se c’era un riferimento normativo a cui fare riferimento.
Grazie fin da ora per l’aiuto che vorrete fornire.
Sì, sono contratti con opzione di rinnovo e come regola generale se non si prevede fin da subito la durata (e il costo) totale, ogni volta che si esercita l’opzione di rinnovo va chiesto un nuovo cig da legare al contratto iniziale. Lo spiegano bene qui https://www.publika.it/rivista/acquisizione-cig-caso-rinnovo-proroga-tecnica/ La fonte sono le FAQ ANAQ 2011 (la A40)
Vorrei sapere s bisogna chiedere il CIG in caso di affidamento ad Ente del terzo settore del servizio di accoglienza residenziali ( comunità alloggio) attraverso accreditamento e quale procedura indicare stante l’assenza della voce nel sistema SIMOG.
grazie
Se l’affidamento avviene seguendo le procedure del codice del terzo settore (coprogettazione ecc.) no, se avviene in base alle norme del codice dei contratti (con procedura comparativa), sì
Buongiorno, quindi deduco che non sia necessario il CIG in caso di affidamento diretto da parte di un ente pubblico del settore socio-assistenziale a cooperative o fondazioni (in qualità di enti gestori) per il pagamento delle rette alberghiere dei propri assistiti inseriti in strutture residenziali e semi-residenziali convenzionate?
Grazie.
Dipende dalla modalità di acquisizione del servizio delle cooperative-fondazioni. Per i servizi sociali se si segue la modalità prevista dal codice del terzo settore (coprogettazione ecc.) il cig non serve, ma se si usano le procedure del codice dei contratti, serve.
La ringrazio molto per la cortese risposta.
Va richiesto il cig per spese sostenute dall’impresa durante l’esecuzione dei lavori per la non diffusione della pandemia covid 19. Spese contabilizzate extra contrattuale.
Io adeguerei l’importo del cig già rilasciato.
Buongiorno, quale valore in € assegnare al CIG in caso di sponsorizzazione tecnica da parte di una ditta di pulizia che offre il servizio pulizia ambienti nella realizzazione di un progetto scolastico?
Quello che costerebbe lo stesso servizio se fosse pagato.
L’Ente, autorità espropriante in materia di servizio idrico integrato, deve procedere ad impegnare e liquidare gli onorari del collegio peritale, non solo del perito nominato dallo stesso Ente ma anche di quelli nominati dall’espropriato e dal tribunale, rientrando nella fattispecie prevista dall’art. 21 del DPR 327/2001.
Nel caso dei periti nominati dalla controparte e dal tribunale, non trattandosi di rapporti contrattuali instaurati con l’Ente è comunque necessario acquisire il CIG?
Secondo me no, gli incarichi nell’interesse della giustizia in genere non sono soggetti a tracciabilità (ricordo vagamente una vecchia FAQ dell’ANAC in merito)
Buongiorno,
Per la richiesta di registrazione di un marchio o di un brevetto alla Società Italiana di Certificazione (SIB) è necessario richiedere il CIG?
Grazie
Sì, è un soggetto privato
Buongiorno, lavoro presso un ente locale e in prossimità della scadenza di una convenzione consip per la fornitura di energia elettrica delle utenze comunali abbiamo dovuto volturare un’utenza con Servizio elettrico nazionale in regime di maggior tutela. Hanno emesso la fattura per quella utenza sostenendo di non essere obbligati all’inserimento del cig in fattura. Hanno ragione loro o dobbiamo rifiutare la fattura? Specifico che il pagamento avverrà solo tramite bonifico bancario e non con RID.
Sì, credo che abbiano ragione.
Buongiorno,
per la liquidazione e il pagamento di forniture gas in regime di ultima istanza, dove il fornitore è individuato da apposite procedure, è obbligatorio richiedere il CIG? Grazie
Quando mi è capitato di trovarmi in questa situazione io non l’ho chiesto. Dopotutto si tratta di forniture in regime di esclusiva, fuori dal libero mercato.
Buongiorno,
nel caso di Stazione appaltante italiana che opera all’estero con operatori economici esteri, il cig/simog va ichiesto?
Credo che valga ancora quanto stabilito con grande precisione nel 2017 dall’ANAC nella DELIBERA 31 maggio 2017 di Aggiornamento della determina n. 4 del 7 luglio 2011, al punto 2.6
Buonasera, abbiamo l’esigenza che CAP Holding (il nostro Comune è socio) effettui un nuovo allacciamento idrico, occorre il CIG? Grazie
Io non lo chiederei, se come presumo c’è un solo soggetto che può eseguire l’allacciamento
Il mio Comune deve provvedere alla vendita a privati di toner, in quanto trattasi di eccedenze di forniture non più utilizzabili per cambio di stampanti, siamo tenuti ad acquisire il CIG?
Grazie
No, perchè non c’è uscita di denaro pubblico ma un’entrata di denaro
Nel mio Comune abbiamo concluso, in via sperimentale, contratti con vari esercizi pubblici (circa una decina) per la rivendita di titoli di sosta per le zone a pagamento, con trattenimento di un aggio del 5%. Avremmo dovuto chiedere un CIG per ciascuno?.
Istintivamente direi di sì, ma è un contratto attivo e questo farebbe propendere per il no… Non vorrei darvi un’indicazione sbagliata, fate un quesito direttamente all’ANAC.
Il mio Comune intende proporre una propria opera di design urbano alla selezione “ADI Design Index”, che raccoglie il migliore design messo in produzione incentrato sul concetto di industrial design. Viene richiesto il versamento di una piccola somma (100 euro) di diritti di segreteria. Devo acquisire uno smartcig?
Direi di no, da quel che mi pare di capire non è un appalto ma una specie di quota associativa
Buongiorno,
Premesso che il Comune ha dato in concessione la gestione dei cimiteri ad una società per 30 anni.
il nostro settore servizi sociali precedentemente utilizzava lo strumento del contributo diretto alla famiglia del defunto indigente, per liquidare indirettamente i servizi di inumazione e cremazione, alla ditta concessionaria dei cimiteri, con possibili problematiche contabili e amministrative.
Per evitare ciò abbiamo deciso di affidare direttamente alla ditta concessionaria i servizi suddetti.
Le chiedo, cortesemente, se secondo Lei, dovrei fare un affidamento in base art. 63 comma 2 lett. b, n. 2 del D.Lgs 50/2016( in quanto c’è solo il concessionario che fa questo servizio) quindi richiedere il CIG e se essendo la base d’asta di € 30.000,00 la gara va espletata comunque sul MEPA.
la ringrazio anticipatamente per il riscontro.
Suggerisco una richiesta di parere all’ANAC perchè ci sono diversi profili potenzialmente problematici: un concessionario, l’estensione dei servizi rispetto a quelli inizialmente affidati (con gara?), la quantificazione dell’appalto…
Buongiorno
nel caso in cui l’importo dell’affidamento ,nel corso dei lavori, cambia, è necessario aggiornare lo smart cig in ANAC, rispetto a quello preso inizialmente?
Per precisione sì, ma non è essenziale specie se la modifica è minima. L’ANAC usa smartcig essenzialmente per statistica e tracciamento fondi, mentre è SIMOG quello che usano sul serio. Quello sì che va trattato coi guanti. Quindi, se può tenga aggiornato anche smartcig, se ha altre urgenze non è la prima priorità.
Buonasera,
è necessario richiedere il CIG per la partecipazione a concorsi da parte degli studenti ad esempio nel caso della partecipazione ai Giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi?
Grazie
Non ho capito, cosa dovrebbe pagare il suo ufficio? I premi? Le spese di trasferta?…
In una convenzione viene riconosciuta una somma a titolo di ristoro per l’utilizzo di locali ed attrezzature. Occorre prendere il cig se l’ente emette fattura?
Io lo chiederei.
Dopo effettuata verifica in avcpass, al ritorno in simog per compilare le schede dati comuni ecc, si è constatato questo errore: per imperizia nel cig perfezionato si era indicato contratto di concessione di servizi e forniture e non appalto . .
Chiami il call center e comunichi il problema, penso che le consiglieranno di chiedere la modifica con un modulo pdf
l’errore è stato commesso ad ottobre 2021 e rilevato a luglio 2022. Secondo lei, richiedere la modifica ad oggi cosa comporta?
Probabilmente nulla, potreste dover ricompilare tutte le schede, però. Dipende ad quali campi cambiano come conseguenza di quella selezione.
buongiorno, grazie mille per le risposte.
A seguito di contatto con il call center di Anac, mi accingo a preparare ed inviare la richiesta di modifica della modalità di realizzazione: da “appalto di concessione per servizi/forniture” a “contratto di appalto”.
… ho molta paura che l’errore comporti altre implicazioni, non sono pratica di procedure pubbliche e di Anac…il call center non risponde a riguardo, dice solo che posso richiedere tale rettifica, e che sarà valutata.. Lei è a conoscenza riguardo a casi di errori simili?
preciso che l’appalto, del valore di circa 100.000 euro per l’affidamento della realizzazione di servizi e forniture è stato indetto da una parrocchia ed è a valere su un finanziamento regionale da fondi comunitari POR…
aggiungo che il cig è stato preso con la pubblicazione di avviso pubblico per manifestazione d’interesse ad ottobre 2021, finalizzato ad avvio di procedura negoziata senza previo avviso di gara, l’aggiudicazione dopo la gara gara è avvenuta a maggio 2022, il contratto firmato a luglio 2022 ..
Non credo che le modifiche da effettuare saranno complicatissime. Penso che al massimo si tratterà di rivedere le schede. Magari stampi le schede simog già compilate così se dovesse rifarle daccapo (perchè diverse) avrebbe comunque i dati sottomano e farebbe prima (la data di inizio è sempre quella, gli importi pure, ad esempio). Ma non credo che l’ANAC la sanzionerà per aver indicato un tipo di procedura sbagliato. Anche se non sono l’ANAC, penso che la loro attenzione sia su ben altri ‘errori’ e soprattutto che guardino alla buona fede. Se mi sbaglio me lo faccia sapere.
Buon giorno,
volevo fare un ragionamento in merito alla tracciabilità e alla partecipazione ai corsi di formazione. ANAC escludeva, nella precedente determina che tratta l’argomento, il CIG per la partecipazione di un dipendente di SA a seminari/corsi/convegni in quanto tale partecipazione non configurerebbe un appalto di servizi (a differenza di specifica prestazione formativa definita dalla SA per il proprio personale). Mi chiedo, però, quale sia la ratio di tale esclusione. Se il corso viene venduto “al pubblico” indistintamente come fosse un prodotto a catalogo, analogamente a quanto avviene con l’acquisto di forniture a catalogo, il fatto che l’oggetto e le modalità di erogazione non siano determinate dalla SA è davvero sufficiente ad escluderla dal regime della tracciabilità? Non siamo, comunque, nell’ambito dell’acquisto di una prestazione, che ha un suo specifico CPV, e per la quale la SA è tenuta al pagamento del prezzo? Sono semplici riflessioni….
A volte il ragionamento dietro alle scelte di ANAC non è molto chiaro, concordo.
Chiedo gentilmente se quando non si tratta di appalto, e quindi non si deve chiedere il CIG, va comunque indicata la causale di eccezione?
Ad esempio, il nostro programma di contabilità prevede un campo specifico per codice CIG oppure la causale di eccezione.
Nel caso di impegno relativo alle spese per il personale dovrei lasciare il campo vuoto o indicare la causale di eccezione?
Oppure nel caso in cui impegno un riparto preventivo di spese per la nostra quota di partecipazione con un’altra pubblica amministrazione, spesa non soggetta a cig devo comunque indicare una causale di esenzione? Tipo trasferimento di fondi?
Io la inserirei. Spesso i sw di contabilità trasmettono dati ad altri sistemi (Siope, PCC ecc ecc) e quel dato può essere obbligatorio ad altri fini. In genere c’è una tendina co le scelte possibili, indichi quella del caso e via.
Buongiorno, una domanda: per la nostra PA ci capita di dover acquistare dei voli per i nostri ospiti. E’ obbligatorio prendere un CIG? Se così fosse, bisognerebbe prenderlo contestualmente all’acquisto online del volo visto che i costi dei voli cambiano a volte nel corso della medesima giornata. Altrimenti, mi sa dare un riferimento normativo dal quale si evinca la non obbligatorietà di CIG per l’acquisto di voli online?
Grazie infinite
Le FAQ ANAC parlano dei servizi di agenzia e non dell’acquisto diretto di titoli di trasporto, ma se quando si usa un’agenzia va tracciato solo il contratto all’agenzia e non a cascata anche l’acquisto dei biglietti, mi viene da pensare che a maggior ragione non serva tracciare i singoli acquisti. Se volete stare tranquilli e chiedere un cig però non c’è problema, potete chiederlo con importo qualunque poi rettificarlo con la funzione modifica quando ne siete sicuri. Non aspettatevi di vederlo comparire in fattura però… a meno che non lo inseriate voi nelle note
Buongiorno, la ringrazio per la risposta.
Oltre all’importo, il problema dell’acquisto di voli è conoscere in anticipo la compagnia aerea che sarà scelta al momento dell’acquisto. E’ quindi amministrativamente accettabile che nella determina a contrarre (che si fa magari un due settimane prima del viaggio previsto) l’importo e il nome della compagnia aerea siano vaghi?
Grazie infininte.
Sì, può genericamente dire che sceglierete la compagnia che offre il prezzo inferiore per il volo più breve, o diretto, o con certi orari, e precisarla in seguito integrando la determina (anche a fini di trasparenza).
Salve,
per un’utenza elettrica ho richiesto via SmartCIG un CIG derivato (per affidamento diretto in adesione a convenzione Consip); a causa degli aumenti dei prezzi mi ritroverò a fine anno con un liquidato superiore a 40.000 Euro.
Come devo comportarmi in questo caso?
La modifica del cig smart in ordinario non è prevista. E anche il cig comunicato in sede di adesione a una convenzione non può essere modificato (salvo accordi tra le parti, se il fornitore è disponibile e non sempre lo è). Io continuerei a usare il cig semplificato. Per scrupolo potete provare a sentire il call center ANAC.
Buongiorno,
a seguito di una sentenza del tribunale di Roma, è necessario pagare un importo alla società che ha vinto la causa contro di noi. L’ufficio legale ha richiesto al RUP un CIG per effettuare il pagamento. E’ corretto? Nella compilazione del CIG, nella voce “modalità di realizzazione”, non è prevista tale forma di pagamento. E’ necessario inserire i dati del contratto d’appalto che ha successivamente generato la vertenza? Grazie
Io userei il cig dell’appalto iniziale, in SIMOG ci sono varie voci sulle riserve e gli accordi bonari, con i relativi importi. Magari contatti il call center ANAC per capire come indicare questa cifra e nel caso farsi riaprire la scheda corrispondente e fosse già stata convalidata.
Buon pomeriggio, avrei una domanda: nel caso di stipula di un accordo individuale con un professionista (nel mio caso può essere una psicologa o il medico del lavoro o l’RSPP) è necessario il CIG? Grazie in anticipo
Dipende. Per gli appalti di servizi, il cig serve sempre. Per le prestazioni occasionali, mai. In mezzo c’è il mondo. Per dire, gli avvocati contestano la definizione della loro prestazione come appalto (l’ANAC dice che non ci vuole per una singola difesa, serve per un incarico annuale…). Tutto sta a decidere come si qualifica il contratto. A mio avviso sia RSPP che medico sono decisamente appalti veri e propri, perchè servizi previsti da norme di legge (addirittura ci sono convenzioni consip per questi servizi), lo psicologo è già più sfumato.
buonasera, un’istituto di ricerca comune di avvale della convenzione di tesorieria sottoscritta con un determinato tesoriere. pertanto ha stipulto una convenzione a latere con detto tesoriere della durata di 5 anni (stessa durata del comune). Ogni anno però l’Istituto presenta al tesoriere uno smart cig per “affidamento diretto”. Potrebbe dipendere dal fatto che non avesse richiesto il cig ad inizio convenzione o lo avesse chiesto per un sonno anno e prosegue chiedendolo anno per anno? Grazie
Secondo me il solo un loro problema contabile interno. Immagino che non possano assumere impegni pluriennali e pertanto anche se il contratto è nei fatti pluriennale, ‘fingono’ di stipularne uno nuovo ogni anno.
Nel caso di un CIG non applicabile perchè la ditta ha una convenzione come si fa a motivare l’esclusione del cig sulla fattura elettronica?
In che senso “non applicabile perchè la ditta ha una convenzione”?
Buonasera, grazie per il suo supporto.
La mia domanda per capire come agire in caso affidamento diretto ad un’associazione no profitto, per esempio la messa in scena di un presepe vivente, o l’esibizione di un concerto corale, o spettacolo di piazza per bambini, tutti questi al momento dell’affidamento, si deve produrre un CIG?
Considerando anche che sono esenti da pagamento IVA
Negli appalti, sì perchè non rileva la forma giuridica della controparte. Se si seguono le regole del codice del terzo settore (no appalto ma coprogettazione ecc.) allora no.
Chiedo se per rinnovare gli abbonamenti alle riviste in uso presso la biblioteca comunale è necessario il CIG.
Sì. Le casistiche in cui il cig serve o non serve non sono cambiate. Quindi se lo usava prima, deve usarlo anche adesso.
Buongiorno, per pagare le fatture canone telepass (contratto del 1988) serve il CIG?
e per pagare i pedaggi autostradali (attraverso telepass)
Grazie.
Premesso che non esiste che un contratto di una PA si rinnovi tacitamente quindi che sia ancora in essere un contratto del 1988, sì, serve.
buongiorno, chiedo se 𝗲̀ 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝘃𝗶𝗴𝗼𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗗𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗔𝗡𝗔𝗖 𝗻. 𝟰 𝗱𝗲𝗹 𝟳 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟭𝟭 (𝘓𝘪𝘯𝘦𝘦 𝘨𝘶𝘪𝘥𝘢 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘪 𝘧𝘭𝘶𝘴𝘴𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪) o se è stata superata.
In particolar modo vorrei sapere se posso ancora: NON prendere un CIG per pagare una quota associativa (si tratta di Federcongressi); – NON prendere un CIG per contratti di natura occasionale (relatori); NON prendere un CIG per un contratto in house.
E cosa succede se prendo un CIG laddove non è obbligatorio?
Grazie!
E’ in vigore ma è stata revisionata pochissimi giorni fa. Vada sul sito ANAC e controlli se la parte di suo interesse è ancora quella di un tempo
Buongiorno,
mi trovo di fronte a un caso ostico relativo a un affidamento di gestione di un impianto sportivo privo di rilevanza economica.
L’impianto è privo di rilevanza economica e verrà affidato a una società dilettantistica tramite affidamento diretto secondo la nuova disciplina prevista dall’art 5 dlgs 38/2021 prevedente un piano economico finanziario da parte dell’operatore proponente che si prenderà carico della riqualificazione dell’impianto per un investimento di durata quinquiennale, come da normativa in oggetto non è previsto un canone di concessione dell’immobile.
Sottolinea che L’amministrazione non ha nessun onere economico diretto nei confronti dell’operatore (no pagamenti di fatture/note di debito), dalla procedura non scaturirà nessun impegno contabile nei confronti del concessionario.
Il cig è da prendere? se sì, tramite quale codice anac bisogna acquisirlo?
In rete trovo svariate interpretazioni a riguardo, c’è chi lo definisce appalto di servizi e chi concessione di servizi…
grazie
E’ un caso di cui non mi sono mai occupata e non vorrei dare indicazioni sbagliate. Io seguirei il codice del terzo settore e non quello dei contratti, ma lascio ad altri più competenti di me la possibilità di dire la loro.
Dopo tanti anni, questo sito è ancora un punto di riferimento su dubbi e problematiche relativi ai CIG. Complimenti!
Una domanda oggi la pongo anche io. Una stazione appaltante nel perimetro della pubblica amministrazione deve avviare dei nuovi cantieri. Questi cantieri prevedono l’eliminazione di alcune interferenze del tipo infrastrutturale, di proprietà di altri enti pubblici (ENEL, TERNA, SNAM, TIM, ecc.). Per queste attività, solitamente si richiede un preventivo e poi si provvede ad un trasferimento di fondi senza entrare nel merito della direzione lavori, che rimane a carico dell’ente proprietario dell’infrastruttura interferente.
E’ necessario chiedere il CIG? Credo si ricada nel punto 5 (il trasferimento di fondi da parte delle amministrazioni dello Stato in favore di soggetti pubblici, se relativi alla copertura di costi per le attività istituzionali espletate dall’ente) ma non ne ho la certezza. Il supporto ANAC contattato al numero verde, alla domanda se è necessario richiedere un CIG, ha risposto testualmente “questo dovete saperlo voi”. Chiedo pertanto se è corretta l’interpretazione data, ovvero la non necessità di richiede un cig, in quanto quest’ultimo sarà poi generato dal proprietario dell’infrastruttura che dovrà appaltare i lavori di rimozione? Per quanto riguarda la tracciabilità, essendo un versamento da-a conti correnti dedicati, questa sia comunque tutelata.
Grazie.
Per quel che vale il mio pensiero, penso che abbia ragione. Il CIG lo chiederà l’ente che svolgerà i lavori (ENEL, TERNA ecc.)
Buongiorno,
un’area protetta, Parco Naturale Regionale, affida con un protocollo attuattivo il servizio di bigliettazione in un’area del Parco stesso ad una società cooperativa (il registratore di cassa per la bigliettazione è dell’area protetta).
Il Parco riconosce a questa cooperativa delle spettanze per il servizio. Domanda, bisogna chiedere il CIG?
Grazie.
Dipende dalla natura dell’affidamento. E’ un appalto? O un affidamento da codice di terzo settore? Le spettanze sono corrispettivi o contributi? La regola generale comunque è il cig.