Come verificare codici fiscali e partite IVA

Durante la nostra attività può sorgere la necessità di verificare codici fiscali e partite IVA, a volte anche di soggetti esteri. Ad esempio pensiamo se non si legge bene un numero su una carta intestata, o se riscontriamo qualunque tipo di incongruenza tra i dati in nostro possesso.

In questi casi in genere si interpella direttamente la controparte. Se però è una grossa impresa può capitare di dover aspettare la risposta troppo a lungo, rispetto a quello che vorremmo. Come fare, allora?

Oggi vedremo tre servizi offerti dall’Agenzia delle  Entrate (e quindi ufficiali) che permettono di verificare immediatamente i dati fiscali di un soggetto, e in alcuni casi anche le modifiche che possono avere subito nel tempo.

ATTENZIONE: è possibile verificare codici fiscali e partite IVA già in nostro possesso, non esistono banche dati pubbliche e gratuite che facciano il contrario, ossia dirci quale sia il codice fiscale o partita IVA di un certo soggetto (il c.f. come tutti sappiamo, si può calcolare se conosciamo luogo e data di nascita della persona) e neanche se un determinato soggetto di cui conosciamo il codice fiscale sia anche titolare di partita IVA.

Come verificare una partita IVA

Anche se non è molto nota, la possibilità di controllare l’esistenza e la validità di una partita Iva è prevista dalla legge, più precisamente dall’art.35-quater del Dpr n. 633/1972 che stabilisce: “Al fine di contrastare le frodi in materia di IVA, l’Agenzia delle entrate rende disponibile a chiunque, con
servizio di libero accesso, la possibilità di verificare puntualmente, mediante i dati disponibili in anagrafe tributaria, la validità del numero di partita IVA”.

Per usufruire di questo servizio basta collegarsi a questa pagina del sito dell’Agenzia e nel campo partita IVA scrivere il numero da verificare e il codice antibot.

Se quel numero esiste nel database, il sistema risponderà istantaneamente restituendo un messaggio con i dati associati al numero di partita IVA digitato.

In particolare, scopriremo:

• lo stato di attività dell’impresa (se attiva, sospesa o cessata)
• la data di inizio attività
• le eventuali date di sospensione o di cessazione
• la denominazione del titolare (o il cognome e nome se persona fisica)
• se la partita Iva fa parte di un gruppo IVA o se appartiene a un partecipante a un gruppo IVA.

Come verificare una partita IVA comunitaria

Se desideriamo verificare una partita IVA straniera, per quelle di soggetti appartenenti a paesi dell’Unione Europea esiste un servizio analogo a quello appena visto.

Un tempo questo servizio era possibile permetteva di verificare anche i soggetti britannici, da dopo la Brexit non più, salvo per i soggetti  con sede in Irlanda del Nord (per cui opera un’eccezione prevista dal protocollo su Irlanda e Irlanda del Nord post-Brexit).

Premesso questo, per verificare una partita iva comunitaria bisogna collegarsi al servizio “VIES” dell’Unione Europea

e nella semplice maschera che ci viene proposta, inserire il Paese in cui ha sede legale la partita IVA da verificare (volendo si può usare anche per quelle italiane) e il numero della stessa, quindi cliccare Verificare.

Anche qui il risultato sarà istantaneo. Le informazioni fornite però sono meno dettagliate rispetto a quanto ci dice il sito dell’Agenzia delle Entrate. Il sistema infatti ci dice solo se il numero corrisponde o meno ad una partita IVA valida, il nome del soggetto e la sua sede legale, nulla più.

Come verificare un codice fiscale

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione anche un servizio per verificare i dati legati al codice fiscale di un soggetto. Questa consultazione con accesso libero è stata disposta dal decreto legge n. 78 del 2010 (art. 38, co. 6, primo paragrafo del dl 78/2010).

In particolare, bisogna collegarsi a questa pagina e scegliere uno dei tre servizi disponibili, che possono verificare anche la validità di un codice fiscale provvisorio numerico attribuito a una persona fisica, ma NON possono verificare le partite IVA:

Il primo è “Verifica codice fiscale di persona fisica o di soggetto diverso da persona fisica”. Una volta selezionato, porta a una pagina semplicissima

in cui si deve solo inserire il codice da verificare e il codice antispam.

Se il soggetto è correttamente registrato in Anagrafe tributaria, il messaggio di risposta è “Codice fiscale valido” (o non valido, a seconda), null’altro.

Il secondo servizio disponibile è “Verifica e corrispondenza tra il codice fiscale e i dati anagrafici di una persona fisica” e permette appunto di verificare se un certo codice è attribuito a una determinata persona. I dati chiesti dalla maschera ovviamente sono molto più dettagliati.

Se vi è corrispondenza anche qui uscirà un laconico messaggio di risposta, “Dati validi” (oppure non validi).

L’ultimo servizio disponibile è “Verifica e corrispondenza tra il codice fiscale e la denominazione di un soggetto diverso da persona fisica”, il cui scopo è verificare la validità e l’esatta corrispondenza tra un codice fiscale e la denominazione di un soggetto diverso da persona fisica (ad es. un soggetto pubblico).

Se vi è corrispondenza il messaggio di risposta è nuovamente un laconico “Dati validi”.

La verifica di corrispondenza viene effettuata per esatta coincidenza di tutti i caratteri inseriti con quelli registrati in Anagrafe tributaria, quindi bisogna stare molto attenti nella digitazione. Chiaramente potremo avere dei falsi negativi se digitiamo un nome errato, ad es. “Condominio Sole” quando quello registrato è “Condominio del Sole”.

 

 

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