Come compilare il DGUE elettronico
Dopo aver visto cos’è il DGUE e quali sono i passaggi che deve seguire la stazione appaltante per predisporlo sul MEPA, in questo articolo vedremo come compilare il DGUE.
In altre parole, descriverò cosa deve fare l’operatore economico con l’xml che riceve. Anche in questo caso considero prioritariamente Acquistinrete, ma come vedremo il servizio ufficiale dell’Unione Europea che è di libero accesso, ha una marcia in più nel riutilizzo dell’xml.
Da dove partire
In Acquistinrete, per le pubbliche amministrazioni la sezione che apre i DGUE è nel menu laterale, in basso. Non so se sia lo stesso per gli operatori economici, ma immagino che ci sia sempre nel menu di sinistra un link alla sezione EDGUE tipo questo.
Una volta aperto, compare la prima schermata, che è identica a quella che vedono le PA. Ovviamente, l’operatore economico dovrà scegliere la seconda opzione, per indicare che è un operatore economico ad aprire il DGUE.
Al passaggio successivo si deve dire che si vuole importare un DGUE esistente e caricarlo con “Upload request/response”.
A questo proposito, nella remotissima (ma forse no) ipotesi che qualche sviluppatore Consip mi legga, suggerisco in futuro di scrivere nel bottone “Sfoglia”, invece di “Upload request/response”, perchè sarà anche più moderno usare l’inglese ma per chi deve imparare a usare una nuova funzione è tutto più semplice se ci si trova davanti diciture chiare ed amichevoli.
Come si intuisce, si può sia caricare il DGUE-xml messo a disposizione dalla stazione appaltante (che in genere si chiama “DGUErequest”, ma non è un nome obbligatorio) che un precedente DGUE già compilato dall’operatore economico (ad es. in un altro appalto). Nel primo caso, tutte le dichiarazioni devono essere compilate da zero salvo le indicazioni sull’appalto e la stazione appaltante (già compilate da quest’ultima).
I passaggi successivi ripercorrono essenzialmente le stesse tappe viste nella compilazione del DGUE da parte della stazione appaltante, con l’ovvia differenza che per ogni punto propongono all’operatore economico delle scelte da fare, solitamente con un pallino ad es. così
A seconda dei pallini che vengono messi, per certe risposte il sistema dinamicamente farà comparire altri campi per precisare/integrare quanto dichiarato. E’ tutto molto intuitivo.
Ad esempio, se si dice che ci sono imprese ausiliarie, compariranno i campi per specificare di chi si tratta
In molti casi sono disponibili l’icona “+”, da usare quando si vuole duplicare una sezione, ad es. se ci sono più imprese subappaltatrici, e quella “cestino dei rifiuti” che ovviamente serve per cancellare una parte se ci siamo sbagliati.
A parte la sezione sui requisiti generali, imposta così dalla legge, i campi da compilare variano nei diversi DGUE a seconda di ciò che ha chiesto la stazione appaltante per quello specifico appalto. Una volta ultimata la compilazione resta solo da indicare luogo e data della compilazione.
Cliccando “Scaricare”, si potrà allora scaricare il file xml (in genere nominato response), mentre cliccando “Quadro generale” scaricheremo il pdf da firmare digitalmente.
In entrambi i casi questo avviene in automatico, con i file che dopo il nostro clic vengono scaricati da soli nel nostro pc, nella cartella predefinita per gli scaricamenti (in genere Download).
L’xml (in genere chiamato response.xml) serve in primis nel caso ci accorgiamo di aver sbagliato/scordato qualcosa dopo aver creato il pdf, quindi consiglio di salvarlo sempre così se capita si evita di ricompilare tutto daccapo. Chiaramente basterà riaprire la sezione eDGUE, caricare il file response.xml e cambiare quello che serve.
Come riutilizzare un precedente xml
L’xml response serve anche perchè nel sito dell’Unione Europea c’è la funzione di ‘unione’ di due xml, funzionalità che il MEPA, incomprensibilmente, non offre.
Praticamente, basta selezionare che siamo un operatore economico che vuole unire due xml e selezionare quello della stazione appaltante (request) e quello da operatore economico (response) compilato in altri appalti:
Il sistema li unirà prendendo la sezione 1 da Request, il resto da Request e Response, così che una buona parte delle dichiarazioni saranno già pronte senza doverle ridigitare tutte e basterà aggiungere/correggere quello che manca.
Questo almeno IN TEORIA, perchè quando ho provato ho sempre riscontrato problemi a unire due DGUE. Ma sicuramente ci sono software proprietari che funzionano ed offrono alle imprese questa comoda funzionalità.
Alcune puntualizzazioni importanti
Abbiamo visto come compilare il DGUE, ma prima di concludere desidero evidenziare alcuni aspetti MOLTO importanti:
- visto che me lo hanno segnalato in diversi, probabilmente il MEPA non accetta tra i file da allegare alle offerte di gara gli xml puri e semplici. Ora, di base il DGUE è una dichiarazione, con effetti anche penali, quindi da firmare. Di conseguenza ai fini dell’offerta da presentare bisogna sempre scaricare il pdf, firmarlo e ricaricarlo a sistema. NB salvo diversa indicazione del disciplinare perchè alla PA potrebbe far comodo anche l’xml e allora magari dovrete caricare SOLO/ANCHE quello (eventualmente zippandolo) ma di regola il pdf serve in ogni caso, anche perchè è “umanamente” più leggibile per la commissione.
- MEPA (ma anche il sistema dell’UE) non vi supporta nella compilazione! Se saltate una dichiarazione/pallino non usciranno messaggi di errore a dirvi che il DGUE è lacunoso o contraddittorio qui o là. Quindi assicuratevi di ricontrollare bene tutto, perchè l’assenza di messaggi non è garanzia di corretta compilazione e la dichiarazione errata può comportare conseguenze anche penali (come quella sui vecchi modelli che si usavano prima). Non escludo che qualche software gestionale proprietario abbia funzioni più avanzate.
- Nella compilazione del DGUE va attentamente seguito il disciplinare di gara e il codice dei contratti. Ad esempio, in caso di avvalimento o subappalto non basta un solo DGUE, ne va allegato uno ulteriore per ogni ausiliaria/subappaltatrice, a firma di questa, contenente le informazioni di cui alla parte II, sezioni A e B, alla parte III, alla parte IV, in relazione ai requisiti oggetto di avvalimento/subappalto, e alla parte VI. Vi sono poi disposizioni particolari per il caso di raggruppamenti e consorzi, fusioni, incorporazioni ecc. Su internet ci sono molte guide per i casi particolari.
Ciao ma La PA dove carica il file DGUErequest . xml , nella documentazione da scaricare non è presente
Dovrebbe caricarlo tra la documentazione a disposizione degli operatori invitati. A volte qualcuno pensa che una volta creato, il MEPA lo carichi in automatico, ma non è così.
Salve,
nella sezione D (motivi di esclusione dalla legislazione nazionele) nonostante le risposte siano tutte NO, c’è l’obbligo di inserire L’indirizzo web, autorità o organismo di emanazione, altrimenti non risulta completo.