AcquistinretePA è il portale, gestito da Consip spa, creato su iniziativa governativa per “razionalizzare” gli acquisti delle PA italiane in un’ottica di risparmio e di controllo sulla spesa.
Nato nel 2000 per offrire essenzialmente la possibilità di acquistare solo beni standard in quantitativi molto elevati, si è arricchito sempre più fino ad arrivare oggi a presentare una grande varietà di strumenti, al punto che l’operatore può trovarsi smarrito non sapendo quali scegliere. Da quest’anno, infatti, il portale è stato riorganizzato così che ora presenta i vari beni e servizi che è possibile acquistare, mostrando sotto di essi i diversi modi con cui è possibile acquistarli.
Ad esempio, nell’immagine sopra si vede che i buoni pasto si possono acquistare con convenzione o sistema dinamico, gli arredi mediante mercato elettronico o sistema dinamico, e così via. Oggi parlerò proprio delle differenze tra i vari strumenti messi a disposizione dal portale AcquistinretePA, per aiutarvi a scegliere tra le diverse opzioni disponibili. Vi invito però a consultare sempre le validissime guide del portale o a chiamare il suo numero verde per qualunque dubbio. Il call center di Acquistinrete, infatti, tutte le volte che l’ho interpellato mi è stato veramente di grande aiuto.
Le convenzioni
Le convenzioni sono lo strumento più ‘antico’ del portale. Sono accordi quadro, stipulati da CONSIP a seguito di gare soprasoglia. In questi accordi vengono definiti prezzi, prestazioni, condizioni della fornitura (o del servizio). Coloro che si sono aggiudicati la gara si obbligano ad accettare gli ordinativi che riceveranno dalle PA aderenti al portale, fino alla scadenza temporale e all’importo massimo stabilito in gara.
In pratica, nelle convenzioni basta leggere attentamente la documentazione e già prima di aderire saprete chi sarà il fornitore, le caratteristiche tecniche del prodotto (o del servizio) che riceverete, il prezzo.
Alcune convenzioni sono estremamente semplici (ad es. quelle per il noleggio di stampanti-fotocopiatrici, o quelle per le utenze) mentre altre sono molto più complesse (ad es. quelle per la telefonia e il facility management). Nelle prime dovete solo dire in un apposito modello excel o word cosa volete ordinare (ad es. 3 macchine del modello X, o 5 telefonini del modello Y con relativa sim card) e avrete già concluso l’ordine. Nelle altre invece avrete davanti un ampio ventaglio di opzioni e dovrete indicare a quali siete interessati e a quali no (ad es. sì la pulizia e la manutenzione ascensori, no il giardinaggio), e solitamente il fornitore dovrà presentare un progetto attuativo che potrete accettare o meno (non lo potrete negoziare).
In genere più un bene-servizio è standard, più potete aderire tranquillamente alla relativa convenzione. Meno il bene-servizio è standard, maggiore sarà l’attenzione che dovrete prestare ai termini contrattuali delineati nei vari allegati della convenzione, se volete evitare problemi.
In ogni caso per ogni convenzione è indispensabile capire -leggendo la relativa documentazione- a quanto ammonti l'”ordine minimo”. Sotto il minimo infatti la convenzione non può essere stipulata (ad es. può esserci un minimo di 20 pc da acquistare, o un importo di 500.000,00 euro, ecc.). A volte il minimo non c’è, come ad es. per le convenzioni per le utenze dell’energia.
Solitamente, se per una certa categoria merceologica esiste una convenzione c’è anche l’obbligo di usarla. Vi rimando comunque all’articolo sulla tabella obblighi-facoltà per un approfondimento su questo tema.
Il sistema dinamico di acquisizione
A differenza delle convenzioni, che hanno già uno o più aggiudicatari individuati e che restano fisse per un certo periodo (un anno per le utenze, più anni per le altre), il sistema dinamico di acquisizione (SDA) è sempre aperto e le imprese possono chiedere di entrarvi in ogni momento.
In concreto, Consip pubblica uno o più bandi per una o più categorie merceologiche e le imprese si abilitano. Le PA, poi, pubblicano i loro bandi di gara (restando all’interno dei paletti fissati dai bandi Consip) in cui dicono cosa vogliono e chiedono un’offerta a tutte le imprese abilitate. L’offerta migliore si aggiudica la gara.
Lo SDA in genere si può usare solo per gare di importo molto elevato (oltre il milione di euro) e questa è la principale differenza con il Mercato Elettronico, l’altra è che non è possibile decidere chi invitare.
Per una bella analisi delle affinità e differenze tra MEPA e SDA vi rimando a questo articolo su Agendadigitale.it
Segue: il Mercato Elettronico e gli Accordi Quadro
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Prima di aderire a una Convenzione CONSIP con un ordine diretto di importo inferiore a 40 mila euro, bisogna obbligatoriamente effettuare le verifiche ex art. 80 D.Lgs. prescritte nel paragrafo 4.2.4 delle Linee Guida ANAC N. 4 ?
In caso affermativo, qualora da dette verifiche emergessero delle irregolarità, quale atteggiamento dovrebbe assumere la stazione appaltante ?
Grazie.
No, in base alle “Regole del sistema di E-Procurement della Pubblica Amministrazione, “Consip effettuerà i controlli e le verifiche previste ex lege in ordine alla sussistenza dei requisiti dichiarati in capo ai fornitori risultati aggiudicatari di Accordi Quadro o Convenzioni” quindi volendo si può soprassedere ai controlli facendo affidamento su quelli effettuati da Consip, specie se siamo sotto i 40.000 euro. Ovviamente nulla vieta di svolgerli comunque e qualora emergano irregolarità occorrerà allertare immediatamente Consip, che potrebbe recedere dalla convenzione (evidentemente in caso di grave irregolarità non si potrebbe procedere alla stipula).