La digitalizzazione degli appalti
Dal 1 gennaio 2024 è divenuta obbligatoria la piena digitalizzazione degli appalti. Questo tra le altre cose comporta una vera rivoluzione degli strumenti di lavoro dei funzionari, in particolare delle piattaforme da usare obbligatoriamente.
In questi giorni ho ricevuto molte richieste di spiegazioni da parte dei miei lettori. Premesso che mentre scrivo molti siti sono ancora inaccessibili (in primis Acquistinrete) e quindi non posso ancora dare indicazioni pratiche, cercherò di illustrare a grandi linee il nuovo sistema e i (pochi) punti fermi che ci sono, promettendo che tornerò sul tema estensivamente in futuro.
La comunicazione dell’xml ad ANAC
Partiamo con una buona notizia: riguardo l’adempimento Legge 190/2012 art. 1, comma 32, di cui ho scritto varie volte, dall’1 gennaio 2024 è abrogato l’obbligo di pubblicazione dell’xml e di trasmissione delle informazioni ad Anac. Mi aspettavo che almeno relativamente al 2023 occorresse ancora farlo, ma meglio così
La verifica dei requisiti
Per la verifica dei requisiti diventa obbligatorio l’uso del FVOE. Non sono previste eccezioni e modalità alternative. Per i cig acquisiti con SIMOG si deve usare il vecchio FVOE, per quelli acquisiti con le nuove modalità, il FVOE 2.0. Pare che per poter usare il nuovo FVOE sia sempre obbligatoria la compilazione del DGUE, per qualsiasi importo.
Ricordo che recentemente ANAC aveva chiarito che nelle richieste extra-FVOE se gli enti non rispondono bisogna stare fermi. Quindi ben venga un sistema telematico in cui la risposta è (o almeno, si spera che sia) automatica e veloce.
Le piattaforme telematiche
Come già accennato in questo articolo, la digitalizzazione del ciclo degli appalti comporta l’obbligo di utilizzo di piattaforme telematiche (“PAD, piattaforme di approvvigionamento digitale”). Le piattaforme devono essere certificate dall’ANAC, l’elenco delle piattaforme certificate si trova sul “RPC” (registro piattaforme certificate), a questo link.
In tanti mi chiedete che piattaforma conviene usare. Dipende. Forse non avete libertà di scelta, perché ad es gli enti regionali afferiranno alla piattaforma della loro regione. Per chi può scegliere, se volete una piattaforma gratuita, acquistinrete lo è, ed è certificata. Se avete soldi e volete una piattaforma più ‘usabile’, pur non conoscendo in concreto nessuna delle piattaforme private in commercio credo che senza dubbio sotto questo aspetto siano migliori di acquistinrete (far peggio è impossibile). Tuttavia so per certo che molti vendono piattaforme che non sono ancora certificate, promettendo che presto lo saranno. Certo l’elenco ANAC è in costante crescita, ma vedete voi se spendere soldi per qualcosa sulla fiducia.
C’è chi mi scrive che propende per le piattaforme private per non far iscrivere i piccoli fornitori su acquistinrete, perché la procedura è bizantina. Attenzione però, se un fornitore si registra su acquistinrete viene controllato da Consip (penso a campione) e già il fatto che lo vediate vi dà una seppur minima fiducia sul fatto che sia in regola. Se usate piattaforme private dovranno comunque registrarsi su quelle, e -fermo restando il controllo post gara, che resta sempre- il controllo sui loro documenti per farli partecipare sarà integralmente in capo a voi (un po’ come per gli elenchi di fornitori).
In ogni caso la piattaforma va scelta con urgenza e si deve comunicare su AUSA entro il 31 gennaio, altrimenti la qualificazione eventualmente già ottenuta dalla stazione appaltante decadrà!
I CIG
Col 1 gennaio 2024 smartcig è stato dismesso. Si può ancora vedere (magari modificare) un vecchio smartcig? Non lo so. Penso che attraverso le piattaforme si potrà, ma lo scopriremo quando il nuovo acquistinrete sarà attivo.
Che si deve fare per chiedere nuovi cig, specie per gli appalti sotto i 40.000 euro?
I cig adesso si richiedono tutti passando dalla “PCP” (piattaforma contratti pubblici), ma la regola generale è la richiesta via interoperabilità, cioè non direttamente accedendo al sito ANAC com’era prima bensì passando dalle piattaforme certificate. Attenzione, il fatto che i CIG si chiedano tutti dallo stesso portale non significa che saranno chiesti gli stessi dati! Per i piccoli affidamenti resta semplice (quasi) come prima. La competenza per la richiesta è (come anche prima, ma era molto disattesa) dei RUP, che quindi devono innanzitutto registrarsi come tali sulla PCP (e poi sulle rispettive piattaforme, se non erano già registrati).
Si può continuare a usare Simog per chiedere i cig? Sì, ma solo per i bandi/lettere d’invito pubblicati prima del 1 gennaio 2024. Se si prova a barare (si chiede un cig su Simog successivamente), ANAC lo cancellerà in 48 ore.
Si può chiedere un cig (smart) direttamente dalla PCP saltando le piattaforme interoperanti? Solo fino al 30 giugno e -da quel che ho capito- non in modo generalizzato ma solo in alcuni casi particolari, e cioè:
- per aderire a convenzioni e accordi quadro i cui bandi sono stati pubblicati prima del 31 dicembre 2023;
- per ripetizione di lavori o servizi analoghi ex articolo 76, comma 6, del codice previste dalla documentazione di gara originaria relativa a procedure pubblicate prima del 31/12/2023;
- per le fattispecie in cui il cig è richiesto a sola tracciabilità, previste dalla delibera 214/2022 e dalla determina n. 4/2011 (smartcig senza limiti d’importo)
In ogni caso le fattispecie in cui si può usare direttamente la PCP per la richiesta dei cig si vedono all’interno della piattaforma stessa, come da immagine qui sotto
Ci sono moltissime altre cose da dire, ne parleremo nelle prossime settimane.
Come sempre grazie mille del supporto tempestivo, rimaniamo in attesa delle prossime puntate!
Buongiorno. Comune di Savona, Settore Lavori Pubblici. Non riusciamo a capire se per gli affidamenti sotto i 5000 euro si prenderà sempre un CIG. Può dare qualche delucidazione in merito? Grazie mille.
(Trovo il suo sito molto interessante e chiaro).
Cordiali saluti.
Paola Canepa
Sì, ANAC ha detto che si deve continuare a chiedere il cig (come prima), usando la PCP. Visto che a quanto pare acquistinrete non consente di inserire cig acquisiti altrove, pare che si sia implicitamente sdoganata la possibilità di continuare a stare fuori MEPA per gli acquisti sotto i 5.00 euro. Almeno per qualche mese.
Lei è il mio idolo assoluto!
Grazie mille
Troppo gentile
Per aderire a una convenzione di una Centrale di Committenza ed emettere un CIG derivato su quale piattaforma è necessario lavorare: SIMOG o PCP?
Bella domanda. Se ho capito bene, la regola è la piattaforma telematica che ha pubblicato la convenzione (Consip, regionale ecc). Per le convenzioni pubblicate prima del 31 dicembre 2023 si può anche usare la PCP fino a fine giugno 2024, ma “resta consentito” usare SIMOG. Quindi io userei PCP. Ma tutto questo è teoria… nella pratica mi hanno raccontato che per aderire a una vecchia convenzione il campo in cui inserire il cig (preso altrove) non era attivo e hanno dovuto usare l’interoperabilità. Quindi prima controlli com’è fatta la piattaforma che deve usare, che rischia di perdere tempo.
Buonasera, aderendo a un accordo quadro stipulato prima del 31.12.23, ho acquisito cig da Simog, ma a quanto ho capito non può essere riportato sul campo dell oda ?
Grazie
Ho sentito casi contrastanti. Qualcuno è riuscito, altri no. Non escludo che stiano lavorando sul MEPA perchè ANAC ha esplicitamente detto che si deve chiedere su pcp, quindi dovrebbe assolutamente essere possibile inserirlo nell’oda. Se però è un vecchio accordo quadro, andando nel vecchio ambiente credo si possa inserire tranquillamente.
A mio avviso non è del tutto pacifico la possibilità di restare “fuori consip” per gli affidamenti sotto i 5000 €, c’è parere dell’ANAC , è vero, del 10.01.2024 ma non credo possa considerarsi fonte normativa gerarchicamente superiore al parere del MIT del 23.12.2023, dove si afferma esplicitamente che si devono usare le piattaforme digitali certificate per tutti gli affidamenti.
Resta il fatto che il caos regna sovrano
I RUP devono per forza di cose registrarsi ed entrare con Spid, e quindi sarà impossibile far chiedere il CIG ad altri dato che lo Spid è prettamente personale?
E’ possibile delegare altri, ma il RUP deve farlo caso per caso. E l’ultimo clic tocca sempre a lui.
Buongiorno, una domanda ma se devo modificare un CIG (< 5K) già richiesto tramite Piattaforma certificata come faccio?
Occorre fare richiesta ad ANAC?
Sicuramente ad ANAC, veda se da ‘i miei appalti’ si può fare qualcosa, altrimenti non so se lo modificheranno. Sospetto che al momento le loro priorità siano altre, poi in futuro lavoreranno sulle modifiche ai cig richiesti.
Buongiorno, abbiamo richiesto un CIG per accordo quadro nel 2023, ora dobbiamo chiedere un CIG derivato per un Progetto Attuativo dell’accordo quadro, possiamo richiederlo ancora in Simog o dobbiamo chiederlo su PCP?
Credo possiate ancora usare Simog
Dopo adesione accordo quadro, con ODA su Mepa e cig richiesto e pubblicato su PCP….abbiamo altri adempimenti?
Bè, dipende dall’importo dell’appalto. Se prima dovevate comunicare altre cose su SIMOG (se non ricordo male c’era sempre almeno la scheda ‘conclusione’) penso che prima o poi compariranno anche schede ANAC (ex schede Simog) da compilare sul Mepa. Adesso sono palesemente indietro con l’implementazione del sistema, ma arriveranno. Se invece è un importo sotto i 40.000 euro credo non ci sia altro da fare (ma la certezza l’avremo solo col tempo)
Buongiorno,
Da voi i Rup sono stati dotati di Spid professionale (necessario liv. 3 per FVOE) fornito dall’ Amministrazione?
No. E in un recente webinar IFEL-ANAC-Itaca han detto che non ci sono problemi a usare l’identità personale.