Il nuovo sito dell’ANAC
Da qualche giorno è in linea il nuovo sito ANAC, di cui si parlava già da vario tempo. Visto che le differenze rispetto al sito storico sono enormi e possono risultare “spiazzanti”, vi illustrerò com’è organizzato in modo da aiutarvi a non ‘perdervi’ nelle varie sezioni.
Il primo impatto
Innanzitutto ciò che salta all’occhio è la grafica, più moderna ed accattivante. Il precedente sito faceva un uso limitatissimo di grafica e immagini, il nuovo invece ne è pieno. A partire dal nuovo logo (che fortunatamente mantiene almeno nell’homepage lo ‘stellone’ italico) tutto il sito intende dare un’impressione di leggerezza e modernità.
Peccato che non sempre lo scopo venga raggiunto.
In genere nei siti internet la grafica serve a far trovare a colpo d’occhio quel che si sta cercando. In un portale come quello ANAC è assai meno utile, perché immagini o icone che identifichino immediatamente il concetto di “trasparenza” o “anticorruzione” non esistono. E infatti un occhio per indicare la trasparenza, un capitello per identificare l’anticorruzione, una stretta di mano per i contratti (iconcine che ritroveremo ovunque nel sito) non mi paiono scelte felicissime, ma tant’è. In tutto il sito, dove vedete queste icone potete capire al volo che si tratta di quello specifico tema. Sono i tre temi cardine del sito e ritornano dappertutto.
Inoltre c’è un uso smodato dell’inglese (che parlo fluentemente ma che in siti istituzionali italiani trovo decisamente fastidioso, oltre che indice di sudditanza culturale e mentale), ma sarò prevenuta io.
La struttura
L’indirizzo del sito è rimasto lo stesso (e per fortuna) ma c’è una netta distinzione tra la parte comunicativa e la parte operativa. Si parla infatti di “portale istituzionale”, che è quello che si apre con l’URL storico, e “portale servizi” direttamente raggiungibile da un link proposto ogni volta in cui si cerca di accedere a un vecchio link di servizio (es. SIMOG) memorizzato ad es. nei nostri preferiti e non si trova nulla.
Tuttavia, la pagina del “portale servizi” proposta da questo link di cortesia è semplicemente una maschera di login
e loggandosi, stranamente non si apre –come sarebbe lecito attendersi- la lista dei servizi disponibili all’utente, ma solo la pagina dei profili personali attivi con la possibilità di modificarli, eliminarli o aggiungerne di nuovi. Comunque su questo tornerò più avanti. Restiamo sulla sezione “istituzionale”.
Il portale istituzionale
Il portale ‘istituzionale’ è strutturato come tutti i siti più moderni per avere diverse modalità di esplorazione, in particolare ci si può muovere o per argomento di interesse o per tipologia di utente.
La prima sezione infatti è dedicata come abbiamo visto sopra ai tre temi trasparenza-anticorruzione-contratti, mentre l’ultima in basso prevede la navigazione per tipologia di utenza o per argomento, proponendo link diversi a seconda che ci si qualifichi come cittadino, impresa, PA (ad es. ai cittadini si mostra ‘lavorare in ANAC’, alle imprese no).
Nella parte più in alto dell’homepage invece c’è un utile banner con alcuni collegamenti interessanti:
cliccando “quicklinks” infatti si apre un menu a tendina con i link per l’accesso diretto ad alcune sezioni di uso frequente tipo SIMOG, smartCIG e “support center”. Quindi se cercate uno di questi servizi non state a cercare le altre strade (che pure ci sono) e puntate dritti su Quicklinks; ma anche se cercate qualcosa di diverso, prima di tutto date uno sguardo a questo menu, non si sa mai.
Mi sfugge la scelta di mettere in questa tendina il link alla pagina per l’invio di segnalazioni (capite perché dico che c’è troppo inglese? “Scrivici” bastava), quando subito accanto c’è il link alla pagina dei contatti, ma tant’è.
ATTENZIONE: tutto il sito è ancora in costruzione quindi è facile trovare sia collegamenti non funzionanti sia trovarsi pagine e tendine cambiate da un giorno all’altro (ad es. quicklinks è già cambiata e forse cambierà ancora)
“Chiedilo ad ANAC” altro non è che la pagina di raccolta delle FAQ su tutti gli argomenti. Nome poco intuitivo, ma ci abitueremo. Trovo molto utile invece la divisione per argomenti delle varie FAQ:
Attenzione, al momento la parte delle FAQ è quella con più problemi di pagine non trovate, broken links ecc. Se avete urgenza di trovare una faq e non la riuscite a trovare, cercate una vecchia versione del sito su internet archive.
Subito sotto il logo ANAC ci sono alcuni menu a tendina che dovrebbero aiutare a trovare ciò che serve:
“Conosci ANAC” per noi funzionari è inutile, è la sezione che contiene mission, organizzazione ecc.
Analogamente ‘Informati e partecipa’ serve per le consultazioni pubbliche e le ultime novità, che però sono anche a centro pagina.
La sezione “consulta i documenti” invece è molto interessante, perché apre la pagina di ricerca dei comunicati, delibere ecc. (qualunque atto dell’autorità) filtrandoli per anno, argomento ecc. La funzione di ricerca è molto comoda, personalmente però trovo che la visualizzazione dei risultati a “quadratoni” (o ‘tile’ come usa dire oggi) sebbene modernissima non aiuti a trovare al volo quel che si cerca in mezzo ai risultati. Peccato manchi l’opzione di visualizzare le opzioni riga per riga (o “a hamburger” direbbero quelli bravi)
La sezione “Accedi ai servizi” invece è quella che in assoluto useremo di più, perché è quella la porta verso il portale dei servizi vero e proprio (non il link di cui vi parlavo prima).
Il portale servizi
Come vi accennavo, il portale servizi è quello che contiene le sezioni ‘operative’ e di uso quotidiano per noi funzionari, ma non vi si accede dal link ‘di cortesia’ della pagina non trovata bensì o da “Accedi ai servizi” scegliendo (nel nostro caso) ‘per le amministrazioni pubbliche’
o in alternativa (del tutto equivalente) dai link rapidi a fondo pagina sotto “Argomenti”
Il portale si apre mostrando tre servizi “in evidenza”, forse quelli più usati dagli utenti (o quelli che l’ANAC ritiene più importanti?) ossia SIMOG, whistleblowing e portale dei dati.
quindi se cercate uno di questi servizi, l’avete già trovato.
Se cercate altro, subito sotto sono elencati (in ordine rigorosamente sparso) tutti gli altri servizi. Visto che i quadratoni con le icone “smart” sono ingombranti, non stanno più tutti in una sola pagina come nel vecchio sito, per cui se non vediamo subito quel che ci serve dovremo andare alla pagina successiva con gli appositi pulsanti in basso. Non è prevista (qui) una maschera ove scrivere un termine di ricerca, ma fortunatamente i servizi stanno in tre pagine in tutto. Per non doverle scorrere tutte possiamo però filtrare per argomento con gli appositi pulsanti:
Il whistleblowing, il link al portale dei profili e il portale dati sono accessibili da tutte e tre le sezioni. Evidentemente sono considerati servizi “trasversali”.
Scegliendo “Anticorruzione” vedremo l’istanza di parere precontenzioso e la piattaforma di acquisizione dei piani anticorruzione.
Sotto “Trasparenza” ci sono la piattaforma di acquisizione dei piani anticorruzione, la sezione per l’adempimento L.190-2012 art.1 co.32, il forum dei responsabili della prevenzione della corruzione
Scegliendo “Contratti pubblici” troviamo tutto il resto (CEL, contributi, casellario imprese, Simog, Smartcig ecc.) Ricordo che a SmartCIG
si accede (molto più velocemente) anche dai ‘quicklink’ nella home del portale istituzionale.
Cliccando ogni link si accede alla sua pagina dedicata, che essenzialmente ripropone le informazioni già presenti nella pagina corrispondente del vecchio sito, solo con una grafica diversa, dividendole nelle tre sezioni “A cosa serve”, “A chi è dedicato”, “Istruzioni per l’uso”. In alto c’è ben evidente il pulsante Accedi al servizio per chi queste cose le conosce già e non vuole scorrere la pagina ogni volta. Un altro link è comunque presente anche a fondo pagina.
Ad es. ecco la pagina per lo smartcig
Una volta cliccato il pulsante, siamo arrivati: il sito ci mostra la vecchia maschera di login che siamo abituati a conoscere e tutto quel che segue è quello che abbiamo sempre visto e fatto.
Non escludo però che in futuro anche le singole pagine interne dei servizi saranno ‘ringiovanite’. Il nuovo sito ANAC infatti è ancora incompleto, specialmente nel portale servizi.
Tiriamo le somme
In conclusione, inizialmente il nuovo sito ANAC può confondere gli “utenti affezionati” e certamente un pò si sente la mancanza dell’immediatezza del vecchio sito. Tuttavia una ringiovanita ci stava. Trovo apprezzabile lo sforzo di venire incontro alle diverse tipologie di utenti offrendo loro più strade per trovare quel che cercano (ricerca, argomento, tipologia di utente) anche se queso penalizza l’utente che sa già cosa vuole.
Gli unici veri appunti che posso muovere (per ora) sono sulla poca praticità delle “tiles” e sulla funzione di ricerca che non restituisce ciò che si sta cercando, ma almeno su questo aspetto spero si tratti di problemi “di gioventù” e che sistemati i link interni anche questo aspetto migliori.
Complimenti, mi trovo perfettamente d’accordo con quanto hai recensito con dovizia.
Purtroppo l’utilizzo dell’inglese é fuori luogo soprattutto in un sito di italianità unico: non siamo una colonia inglese anche se talvolta penso che ne avremmo un deciso e netto vantaggio avendo avuto esperienze personali con il fisco inglese per tasse pagate in più e restituite con un assegno dopo neanche pochi mesi e con le scuse personali del direttore dell’ufficio della HM Revenue and Customs… (ce li sogniamo queste cose in Italia 😉 però non dico di inseguire l’irredentismo francese nei confronti dell lingua d’Albione. E’ chiaro che con un sito istituzionale se proprio vuoi usare l’inglese effettua la traduzione della pagine per gli stranieri!!! Non mi esprimo, tra l’altro, sulle storpiaggini dei false friends utilizzati con merito dalla maggioranza poichè andare su Google rende tanto “cittadino del mondo” (nella nostra azienda, qualche dirigente “rampante” traduceva la parola “smartworking” con “telelavoro”!).
Come dici tu i problemi di gioventù si aggiusteranno piano pianino: mi ricordo il primo anno in cui richiedevano l’invio dell’indirizzo della pubblicazione del file XML tramite il modulo pdf firmato digitalmente e inviato tramite PEC ad un loro indirizzo ordinario di posta elettronica: meno male che siamo vicini d’ufficio ma ho atteso 20 minuti per riuscire a parlare con qualcuno competente. Facevo prima a scendere e a salire da loro… A quanto pare ero stato il primo a segnalare il problema (praticamente nessuna certificazione di ricevuta)…
Un saluto e sursum corda
Grazie!
Da quando è operativo esattamente il nuovo sito?
Verso metà giugno, ma qualche avvisaglia di cambiamenti c’era stata anche prima