Abbiamo visto in un altro articolo in quali casi va chiesto il DURC e cosa sia l’”intervento sostitutivo” da mettere in atto in caso di DURC irregolare. Abbiamo analizzato anche come comportarci quando abbiamo a che fare con architetti o ingegneri (la verifica della regolarità contributiva su INARCASSA), con giornalisti o periti industriali. Oggi vedremo come verificare la regolarità contributiva su EPAP.
Come abbiamo spiegato altrove, l’attestazione di regolarità contributiva tramite il DURC serve ad attestare che un certo soggetto ha regolarmente versato i contributi dovuti a INPS, INAIL e Cassa Edile (o al massimo ha omesso somme lievi) e si può chiedere anche per chi non ha lavoratori dipendenti ed è iscritto solo alla ‘gestione separata’ INPS e non a INAIL. Vi sono però categorie non soggette all’iscrizione INPS ma ad altre casse previdenziali.
L’obbligo di verificare la regolarità contributiva sussiste anche per questi soggetti, in base all’art. 80 del Codice dei Contratti Pubblici, che dispone che qualsiasi operatore economico sia escluso dagli appalti se ha commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, mentre l’art. 30 co.5 (assieme a varie circolari degli istituti previdenziali) impone di non procedere al pagamento quando emergano tali problemi ad appalto in corso.
Nei casi anzidetti però non si può chiedere il DURC, perchè si otterrebbe come risposta che il soggetto è ‘sconosciuto’ al sistema. Bisogna quindi rivolgersi direttamente alle casse previdenziali di ciascun professionista.
Cos’è EPAP
EPAP è l’ente di assistenza pluricategoriale a cui sono tenuti a iscriversi
- Attuari,
- Chimici,
- Geologi
- Dottori Agronomi
- Dottori Forestali
che esercitano la libera professione, sia forma singola od associata, anche se in forma occasionale o con contratto di Co.Co.Co, anche se svolgono contemporaneamente attività di lavoratore dipendente. Questo obbligo è sancito dal Dlgs 103 del 1996.
Di conseguenza, ogni volta in cui ci troviamo davanti una fattura emessa da uno di questi soggetti, dovremo verificare la sua regolarità contributiva rivolgendoci ad EPAP.
Per evitare equivoci, EPAP chiarisce esplicitamente che la certificazione di regolarità contributiva rilasciata dalla stessa su richiesta degli iscritti “privatamente”, non può essere utilizzata dalle PA o dai privati Gestori di pubblici servizi e che l’eventuale autocertificazione del professionista non può avere valore sostituivo di una certificazione di regolarità contributiva che l’Ente Pubblico, comunque, deve richiedere direttamente all’EPAP. Trovo molto opportune queste puntualizzazioni, perchè molto spesso i professionisti presentano gli attestati ottenuti da loro “privatamente” e pretendono che siano accettati dall’ente.
Come verificare la regolarità contributiva su EPAP
Come fare dunque per verificare la regolarità contributiva all’EPAP? E’ molto semplice, servono solo: CIG e titolo della gara/appalto, nome, cognome, luogo e data di nascita e codice fiscale del professionista che vogliamo verificare.
La procedura di richiesta della regolarità contributiva su EPAP per le pubbliche amministrazioni è interamente informatizzata e quantomai rapida. Bisogna recarsi a questo indirizzo e in questa schermata:
cliccare “Vai al modulo di richiesta”. Si aprirà allora una maschera semplice, simile a quella di altri enti previdenziali:
Inserendo la pec si autocompila il campo sotto, scrivendo il codice fiscale si compilano i dati del professionista. In “motivo e finalità della richiesta” si deve scegliere dalla tendina o ‘conferimento incarico’ o ‘liquidazione parcella’. Infine il va inserito il codice di sicurezza captcha. La richiesta viene acquisita quando clicchiamo su “Invia richiesta”.
Bisogna allora attendere qualche secondo senza toccare nulla, e se va tutto bene esce questo popup di conferma:
Il risultato arriverà alla PEC inserita in precedenza.
In caso di problemi con popup, browser o altro sul sito EPAP, qui c’è una guida per risolverli.
L’esito della richiesta
Se l’esito è di regolarità, potremo procedere serenamente al pagamento. Se invece l’esito è di non regolarità, è un bel problema, perchè l’effetto è lo stesso che ho illustrato nell’articolo sugli effetti di una irregolarità INARCASSA. Vi rimando quindi alla lettura di quell’articolo, con l’avvertenza (ovvia) che in questo caso dovremo scrivere a EPAP e non a INARCASSA.
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