Abbiamo parlato varie volte degli strumenti d’acquisto offerti da CONSIP, oggi vedremo una nuovo accordo quadro molto interessante, il “Facility management 4”. La gara è stata conclusa dopo anni e anni di contenziosi tra i concorrenti e la convenzione è in fase di attivazione su tutto il territorio nazionale. Visto il suo oggetto, è sicuramente una delle più attese da parte delle stazioni appaltanti.
L’oggetto
Come di regola per le convenzioni Consip, anche la Facility management 4 ha contenuto e imprese contraenti predeterminati. In particolare, questa convenzione riguarda (quasi) tutti i servizi agli immobili ad uso ufficio: pulizie, manutenzioni di ogni genere di impianti (riscaldamento, raffrescamento, elettrico, reti, antincendio, ascensori…), giardinaggio, reception e portierato (esclusa la vigilanza armata). A differenza della precedente convenzione (e di altri tipi di convenzione) l’ordine minimo non è quantificato finanziariamente: non si chiede infatti un importo minimo né un numero minimo di edifici su cui attivarla. L’unico requisito previsto è l’attivazione di almeno tre servizi tra quelli a catalogo, di cui almeno uno di manutenzione impianti, quindi l’attivazione è meno proibitiva di un tempo. La convenzione riguarda principalmente le manutenzioni ordinarie, per cui è già stabilito il costo (il “canone”), ma è previsto facoltativamente un importo (l’“extracanone”) per gli interventi straordinari per guasti ecc.
Se bisogna chiedere almeno tre servizi, ovviamente nulla vieta di chiederne anche di più, anzi. A seconda di quanti se ne chiedono, però, cambierà il tipo di convenzione:
I tipi di convenzione
- viene chiamata “light” la convenzione pensata per le amministrazioni con immobili di piccole dimensioni e pochi servizi attivi. Ha alcuni servizi di supporto facoltativi (es. il sistema informativo). E’ obbligatorio scegliere questa modalità se si attivano solo 3-4 servizi, per una superficie inferiore a 2.000 mq
- si definisce genericamente “Facility Management” (completa) la convenzione per le grandi amministrazioni. Dà maggiore certezza della spesa complessiva, ma prevede molti servizi obbligatori quali la gestione del “monitoraggio e controllo” e dell’anagrafica tecnica. Se si chiedono almeno 8 servizi per oltre 10.000 mq di superficie, è obbligatoria questa modalità.
In tutti i casi in cui si attivano tra 4 e 8 servizi e superfice tra 2.000 e 10.000 mq la scelta del tipo di convenzione è rimessa all’Amministrazione.
Oltre che nei servizi inclusi obbligatoriamente, le differenze tra la modalità light e quella ordinaria sono due:
- la durata del contratto, di 4 anni (dall’attivazione dei servizi) per la modalità light, di ben 6 anni per la modalità ordinaria
- la franchigia: nella modalità light gli interventi straordinari di manutenzione a seguito di guasto sono interamente a carico dell’amministrazione, nella modalità ‘normale’ c’è una franchigia a carico dell’impresa (si paga solo l’importo che eccede la franchigia).
Per incentivare l’attivazione della modalità completa è previsto uno sconto del 3% sul listino se si attivano almeno 10 servizi.
Dato che questo è il contenuto della convenzione, la domanda che sorge spontanea è: “Ma siamo sicuri che mi conviene aderire?” Dopotutto attivare una convenzione di questo tipo non è banale. Vale la pena imbarcarsi in questa fatica? I vantaggi superano gli svantaggi? Vediamolo assieme…
Segue: Punti di forza e di debolezza della convenzione facility management 4