Il pagamento dei compensi accessori su Noipa

Il pagamento dei compensi accessori su Noipa

Dal 2011, progressivamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dematerializzato le buste paga dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni aderenti al sistema NoiPA ed ha concentrato nel sistema indformativo “SPT” (“Service Personale Tesoro”) la gestione del pagamento dei compensi accessori. In questo modo ha tolto agli uffici periferici dei vari enti l’incombenza di calcolare ed emettere le buste paga per straordinari, produttività, supplenze, turnazioni e compensi simili.

Prima di SPT-NoiPA i singoli uffici dovevano calcolare (manualmente o con i loro gestionali) gli importi delle buste paga, stamparle, emettere gli ordinativi e rendicontarli alle Ragionerie dello Stato. Ora devono solo inserire gli importi dovuti ed il sistema effettua i pagamenti in automatico. Un’altra grandissima semplificazione legata a NoiPA è legata al conguaglio fiscale e previdenziale: per tutti i pagamenti che transitano da NoiPA l’incombenza grava sul MEF (che emette anche la certificazione unica) e non sugli uffici periferici (a cui restano da inserire in NoiPA solo i “compensi fuori sistema“).

Questa innovazione, che ha semplificato moltissimo il lavoro degli uffici periferici, è stata dapprima chiamata “Cedolino Unico” quindi “gestione accessorie”. In questo ciclo di articoli vedremo come avviene il pagamento dei compensi accessori su NoiPA.

I diversi ruoli

All’interno di NoiPA si possono distinguere diversi ruoli e unità organizzative, ognuna con specifiche competenze.

L’Ufficio di servizio (UdS) è l’unità organizzativa dell’amministrazione nella quale prestano servizio i dipendenti di quella stessa unità. Nell’ambito del cedolino unico l’UdS predispone i dati relativi alle competenze accessorie dei propri amministrati.

Questa attività è svolta materialmente dagli Operatori Competenze Accessorie (OCA), che sono le persone che fisicamente digitano gli importi o comunque predispongono gli “elenchi” da pagare. Gli OCA non possono inviare direttamente gli elenchi alle Ragionerie per il pagamento a meno che non siano incardinati in un POS.

La richiesta di autorizzazione al pagamento è di responsabilità del Punto Ordinante di Spesa (POS), più specificamente del Responsabile Competenze Accessorie (Responsabile CA), che la inoltra all’UCB/Ragioneria Territoriale competente. A seconda di come ogni amministrazione ha deciso di organizzarsi, un UdS può essere POS o meno, così come un POS può o meno avere sotto di sè più UdS.

Chiaramente, se un UdS non è anche POS le tempistiche per i pagamenti si allungano, perchè è richiesto un passaggio in più, da parte di un altro soggetto (che solitamente non si limita a spingere un bottone su NoiPA ma verifica anche la regolarità della documentazione che giustifica il pagamento).

I decreti di riparto

Un tempo i fondi venivano accreditati agli uffici solitamente in contabilità ordinaria e pagati su SICOGE. Da quando esiste il Cedolino Unico l’assegnazione delle somme avviene invece quasi esclusivamente su NoiPA, e mediante il “Decreto di Riparto”, atto amministrativo-contabile (sottoposto al controllo preventivo degli UCB) che permette alle Amministrazioni di definire la quota di stanziamento dei capitoli/piani di gestione riservata ad ogni singolo POS.

Le PA possono modificare gli stanziamenti assegnati emanando ulteriori decreti di riparto, in aumento o in diminuzione. Non possono però mai sforare la disponibilità assegnata dalla legge di bilancio per il pagamento dei compensi accessori in ciascun capitolo e piano gestionale.

La somma assegnata con il Decreto di Riparto comprende le ritenute a carico del dipendente (è cioè “lordo dipendente”).

L’iter

Una volta avuto notizia dell’emanazione del decreto di riparto, ciascun UdS crea su NoiPA gli “elenchi” contenenti gli importi dovuti ai singoli dipendenti; se non è anche POS, trasmette al suo POS di riferimento la documentazione giustificativa dei compensi fuori NoiPA (in genere via PEC) e gli elenchi via NoiPA; il POS, compiute le verifiche del caso, autorizza il pagamento; le Ragionerie dello Stato infine materialmente effettuano il pagamento.

Gli elenchi

L’inserimento dei compensi da pagare è la fase più delicata di tutto il sistema e avviene  mediante la predisposizione di “elenchi”. La creazione degli elenchi può avvenire in due modi:

  • Con inserimento manuale (“gestione ad elenchi”)
  • Con inserimento di un file contenente tutti i dati (“gestione da file locale”)

come vedremo nelle prossime settimane. Continuate a seguirmi!

 

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4 Comments

  1. In caso di errato pagamento con cedolino unico non vengono diramate alle scuole dettagliate istruzioni per la restituzione da parte del soggetto beneficiario, errato. Le RTS non possono intervenire. Questo è gravissimo perché le scuole non sanno come operare dettagliatamente per fare restituire le somme indebitamente liquidate.

    Vilma Giambertone
    1. Se l’errore è stato commesso da chi ha effettuato il pagamento, una volta che questo è andato a buon fine non si può pretendere che Noipa o le RTS lo richiamino indietro. Dopotutto semplicemente eseguito le istruzioni ricevute. L’unico modo è rivolgersi a chi ha percepito le somem e farsele restituire o -molto meglio- compensarle con pagamenti futuri (perchè eventuali riversamenti in conto entrata rischierebbero di non essere riassegnati a voi)

      FunzionarioAmministrativo
  2. Non sono state ancora riassegnate sul pos scuola le somme residue 2019. Il pos è stato azzerato il primo gennaio 2020.
    Quando verranno riassegnate?

    Vilma Giambertone

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