La stipula di un contratto di appalto è solo l’ultimo di una serie di atti posti in essere dagli uffici amministrativi, il primo dei quali è la determina a contrarre. Oggi vi parlerò di una fase molto importante e poco analizzata del procedimento: la verifica dei requisiti generali dell’aggiudicatario della gara d’appalto. Per poter eseguire un appalto infatti l’operatore economico deve possedere sia i requisiti ‘di ordine generale’ stabiliti dalla legge che quelli di ordine speciale fissati dal singolo bando di gara.
A cosa serve
Il legislatore italiano prevede che prima di aggiudicare un appalto, colui che ha presentato la migliore offerta sia sottoposto a tutta una serie di verifiche, che spesso allungano in modo sensibile i tempi, specie se non si sa come farle.
Perchè lo fa? La risposta è ovvia: per assicurarsi che chi eseguirà l’appalto sia un soggetto professionalmente capace e non improvvisato, solido economicamente e non sull’orlo del fallimento, onesto invece che delinquente, senza pendenze verso lo Stato o gli Enti previdenziali. Tutto questo dovrebbe garantire la buona esecuzione dell’appalto nel rispetto dei tempi e dei costi previsti.
In cosa consiste
Per raggiungere questo obiettivo così velleitario ambizioso, il legislatore prevede una lunga serie di controlli presso altre PA, che possono iniziare in qualunque momento della procedura ma in genere tra la “proposta di aggiudicazione” (quella che nel vecchio codice era l’aggiudicazione provvisoria) e l'”aggiudicazione” (la vecchia aggiudicazione definitiva). L’aggiudicazione infatti diventa efficace solo dopo che la verifica dei requisiti è terminata con esito positivo (art. 32 D.Lgs.50-2016). Di conseguenza, le verifiche possono essere effettuate al più tardi dopo l’aggiudicazione, ma tutte le stazioni appaltanti le cominciano prima per abbreviare i tempi.
La lista dei controlli da compiere è molto lunga ed è elencata all’art. 80 del Codice. La Provincia di Bolzano la riassume in questa utilissima tabella che vi raccomando di consultare (ATTENZIONE, assicuratevi che non ci siano versioni più recenti perchè la normativa è in continua evoluzione), perchè a fianco di ogni prescrizione indica sinteticamente come adempiere. Riporto qui sotto i controlli previsti, invitandovi a leggere gli articoli di approfondimento dedicati a ciascuno di essi cliccando sul relativo link:
Se non trovate attivo l’articolo di vostro interesse tornate a visitare questa pagina, ne aggiungerò uno a settimana
- Verifica del casellario giudiziale e dei carichi pendenti
- Verifica antimafia
- Controllo all’Agenzia delle Entrate
- Verifica della regolarità contributiva (DURC)
- Verifica dell’assenza di procedure concorsuali
- Controllo delle annotazioni al casellario ANAC
- Verifica delle sanzioni amministrative da reato
- Verifica del rispetto delle norme sul lavoro dei disabili
Come vedrete, mentre alcune di queste verifiche sono pressochè istantanee perchè avvengono mediante accesso autonomo ad una banca dati, altre possono richiedere varie settimane. Inoltre vi sono i controlli sulla capacità finanziaria, quelli sulle autocertificazioni, quelli sul possesso dei requisiti di ordine speciale… Quindi ricordate: se volete stipulare il contratto in tempi decenti, tutte queste verifiche devono iniziare non appena possibile!
E AVCPASS?
Vi chiederete: ma non c’è modo di compiere tutte queste verifiche da un unico punto, senza dover possedere mille utenze, mandare dieci PEC, e così via? Sì, un sistema era stato pensato a questo fine, ed era AVCPASS, gestito dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, tuttavia era estremamente macchinoso e non conosco nessun funzionario che lo abbia usato con continuità.
Adesso è previsto il suo abbandono in favore di un nuovo applicativo gestito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. In teoria questo nuovo sistema doveva andare in linea già a ottobre scorso, ma deve esserci stato qualche intoppo e non ne ho più sentito parlare da mesi.
Di conseguenza per ora non descriverò il funzionamento di AVCPASS, mentre parlerò senz’altro del nuovo applicativo se e quando sarà utilizzabile.
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salve,ho letto il suo articolo. Le chiedo una domanda specifica. ho partecipato ad una gara (consegna)nel novembre 2018, se tra un mese dovessi aggiudicarmela , la verifica fiscale tramite (AVCPASS) ,quando verra’ fatta? in fase di aggiudicazione provvisoria oppure in data di consegna? Cordiali saluti
Le verifiche devono avvenire prima della stipula del contratto. Non è ancora aggiudicata da novembre?
Salve ed in caso di oda?
Quando farle queste verifiche?
Anche prima della determina di affidamento, sapendo già con chi fare l’oda stesso?
In teoria il durc andrebbe chiesto prima, il resto non cambia di molto, perchè tra la decisione e l’ordine di solito è questione di giorni. Ma di regola prima dell’esecuzione dell’appalto le verifiche dovrebbero essere avvenute.
Grazie, il durc quello lo si chiede sempre….io intendo tutte le verifiche per art. 80 del 50/2016 che riguardano casellario giudiziale, agenzia entrate, legge 68/1999…..in che momento precisono vanno chieste?
esempio:
1) faccio la determina dicendo che stipulerò l’oda a valle della comprova dei requisiti?
2) faccio la determina, stipulo l’oda su mepa e avvio subito le verifiche senza far ancora partire l’esecuzione dei lavori al fornitore?
3) prima di fare la determina e l’oda, sapendo già a chi affidare, faccio compilare dgue e autodichiarazioni al fornitore e quindi procedo con le verifiche prima di fare tutti gli altri atti (determina e oda appunto)?
Grazie
Dipende dalla procedura. Se è una gara, prima individua il contraente poi effettua la verifica. Negli altri casi, verifica prima di partire con l’ordine. A meno che non si tratti di un appalto di durata nel qual caso può anche partire con l’esecuzione in urgenza e verificare dopo, salvo la risoluzione se risultasse non in regola. Se fa un ODA e poi verifica i requisiti dopo l’accettazione e magari l’invio della merce (cosa assai probabile visti i tempi che occorrono) a che le serve aver verificato, se non fosse in regola? Deve pagare lo stesso…
…NON SO COME RINGRAZIARLA PER QUESTA UTILISSIMA E CONCRETA GUIDA ( LA CONCRETEZZA NON E’ DEI NOSTRI TEMPI..PURTROPPO!!!)…
Troppo gentile, grazie a lei
Buon giorno in caso di variante ad una procedura di gara che comporti la stipula di un contratto aggiuntivo nello stesso anno dell’aggiudicazione comporta di rifare tutti i controlli ? E se non vengono fatti quali sono le conseguenze per l’amministrazione?graxie
Salve, io non ho mai rifatto i controlli in caso di variante, perchè il contratto resta sempre quello iniziale con le stesse parti e solo qualche modifica rientrante nelle previsioni di legge. Diverso sarebbe se fosse un contratto completamente nuovo.
Grazie per la risposta ..specificamente é un contratto aggiuntivo al primo che aggiunge qualche attività e aumenta il prezzo nei limiti delle varianti in corso d’opera previste dall’articolo 106 del codice appalti (importo non del contratto non superiore al 50% dell’originario) .
C’é chi sostiene che i controlli andrebbero fatti ogni 6 mesi (data di validità dei certificati) ma penso sia disutibile e molto burocratico .
Cordiali saluti
Salve. Nel caso le verifiche non si completassero, ovvero gli enti non rispondessero ne al primo invio ne al sollecito, cosa bisogna fare? Il silenzio assenso non credo sia applicabile. Basterà segnalare le mancate risposte nell’aggiudicazione?
L’unico caso in cui la legge espressamente autorizza la stipula del contratto in assenza di riscontro alle verifiche è nel caso della verifica antimafia. Negli altri casi bisognerebbe aspettare la risposta. Quando però il tempo trascorso diventa veramente troppo, visto che le gare non sono fini a sè stesse ma per ottenere un risultato (costruire un’opera, effettuare una manutenzione ecc.,) io mando una diffida a chi non sta rispondendo e poi aggiudico e stipulo sotto condizione risolutiva. Non è il massimo della regolarità ma attendere in eterno contrasta coi principi di efficienza ed efficacia.
Qual’e’ il tempo massimo che può intercorrere tra la proposta di aggiudicazione da parte della C.U.C. e l’ aggiudicazione definitiva ?
Bella domanda! L’art. 33 del Codice afferma che: “La proposta di aggiudicazione è soggetta ad approvazione dell’organo competente secondo l’ordinamento della stazione appaltante e nel rispetto dei termini dallo stesso previsti, decorrenti dal ricevimento della proposta di aggiudicazione da parte dell’organo competente. In mancanza, il termine è pari a trenta giorni. Il termine è interrotto dalla richiesta di chiarimenti o documenti e inizia nuovamente a decorrere da quando i chiarimenti o documenti pervengono all’organo richiedente. Decorsi tali termini, la proposta di aggiudicazione si intende approvata.” Questo però non significa che l’aggiudicazione divenga esecutiva, serve comunque un provedimento espresso della stazione appaltante e per averlo occorre il superamento della verifica dei requisiti, che richiede parecchio tempo e non ha un termine finale (l’offerta dell’impresa la vincola per 180 giorni…).
PER UNA GARA AL DI SOTTO DEI 40.000 E AL DI SOTTO DEI 20.000 ECC PER QUESTI CONTROLLI QUALI SONO OBBLIGATORI CI SONO DELLE DIFFERENZE?
LE LINNE GUIDA 4 /ANAC PER ESEMPIO AL DI SOTTO DEI 5000 DICONO DI FARE SOLO UN AUTODICHIARAZIONE, CASELLARIO IMPRESA, DURC GLI ALTRI NON MI SEMBRA COME ANCHE CONTROLLO SULLA DISABILITA.
MI PUò AIUTARE?
GRAZIE
Fanno fede le linee guida. Il mio sito dice “come” fare i vari tipi di controlli, ma “se” un controllo sia da fare o meno, quello lo dice l’ANAC.
Nel caso in cui la società temporaneamente aggiudicatrice, non presenta i documenti richiesti per la verifica viene solo esclusa o viene segnalata all’anac? si paga una penale?
Dipende. In genere la segnalazione all’ANAC è prevista solo per le circostanze indicate al comma 12 dell’art. 80 del codice, ma tutto sta a vedere se secondo la stazione appaltante la mancata presentazione dei documenti è stata fatta per occultare qualcosa di più serio (ad es. false dichiarazioni). In ogni caso il procedimento di annotazione nel casellario ANAC è lungo e avviene in contraddittorio, e ancor più l’eventuale irrogazione di sanzioni. Può vedere le casistiche nel regolamento apposito a questo link
Se i controlli richiesti tardassero ad arrivare, è possibile chiedere ad un’altra pubblica amministrazione che ha aggiudicato alla stessa società un altro servizio di avere copia dei controlli effettuati ?
Molte grazie
Se l’aggiudicazione è molto recente e l’altra amministrazione molto disponibile, sì. Tuttavia a vostro rischio. La situazione potrebbe essere cambiata nel frattempo…
Salve, il certificato dei carichi pendenti rilasciato dal casellario giudiziale va sempre richiesto? Oppure solo se la stazione appaltante ha conoscenza in qualche modo dell’esistenza di carichi pendenti o se il partecipante ne dichiara la sussistenza, come prevedono le linee guida ANAC n. 6?
Resta il fatto che il sistema AVCPass non rilascia questi certificati e che le procure sono lentissime…
Grazie
I carichi pendenti sono un tema molto spinoso. Da un lato la giurisprudenza ha chiarito che non sussiste l’obbligo per il concorrente di dichiararli, ma d’altra parte non farlo costituisce una violazione dell’obbligo di lealtà. Non tutti i “carichi pendenti” sono prova della mancanza del requisito di moralità, ma alcuni lo sono. In questo quadro così incerto io mi attengo alle linee guida ANAC che sono l’unico punto abbastanza fermo sul tema. Certo mi auguro che una prossima riforma chiarisca il punto, e -soprattutto- spero che presto le procure si dotino di un casellario informatico.
Buongiorno, una gara aggiudicata nel 2018 con scadenza contratto al 2021 di cui adesso dobbiamo fare un’estensione del contratto in essere mantenendo lo stesso CIG, le verifiche dell’art. 80 si devono rifare o rimangono valide quelle fatte in precedenza?
Se scade il 2021 non è ancora scaduto quindi state facendo essenzialmente una variante e non un rinnovo nè una proroga tecnica. Il contratto rimane lo stesso, il CIG -come giustamente osservava- lo stesso, non serve rifare le verifiche. Se vuole, per scrupolo può chiedere una dichiarazione con cui confermano il permanere dei requisiti già verificati a suo tempo.
Buongiorno. Per il controllo all’agenzia delle entrate, laddove non arrivasse esito entro il termine dei 30 giorni posso procedere con l’aggiudicazione ai sensi dell’art. 17bis della L.241/90 e ss.mm.ii.?
No, perchè quello che deve rilasciare l’Agenzia non è un “assenso, concerto o nulla osta” ma l’attestazione sulla posizione fiscale dell’impresa. Tra l’altro la sospensione dei termini imposta dall’emergenza covid fa sì che il ritardo di risposta dell’Agenzia sia giustificato (almeno in parte)… Formalmente l’unico caso espresso in cui la legge autorizza a stipulare prima del completamento dei controlli è il ritardo di risposta per l’antimafia. Se però versate in una situazione di urgenza, se ve la sentite, motivando potete decidere di applicarlo per analogia, assumendovene il rischio (magari chiedendo garanzie aggiuntive e fermo restando che se arrivasse mai risposta negativa salterà tutto).
Buongiorno, per gli operatori economici esteri, quali verifiche effettuare e in quale modo escludendo AVCPASS
Salve. A me non è mai capitato, ma in caso di impresa estera una vecchia deliberazione dell’Autorità (Deliberazione n. 83 del 15/11/2006) richiedeva i corrispondenti certificati dello Stato estero, corredati da traduzione in lingua italiana. Le segnalo questo sito europeo https://ec.europa.eu/tools/ecertis/#/search che elenca i vari requisiti e documenti previsti dalle varie legislaizoni europee, che può servire come supporto.
Grazie mille, molto gentile
Salve,
nell’ambito di un accordo quadro, vanno effettuate verifiche per la stipula dei singoli contratti attuativi?
Grazie
Io non le faccio, perchè le fa la centrale di committenza quando stipula l’accordo quadro, ma ho sentito qualcuno che chiede il DURC e altri particolarmente zelanti che le rifanno se sono passati anni dalla stipula dell’accordo alla loro adesione.
potrei avere la tabella della provinca di bolzano dal link nn riesco a scaricarla grazie
Ha ragione, han cambiato il link. L’ho rilinkata, ma nel caso non funzioni la pagina a cui pubblicano quelle tabelle per il momento è questa http://www.provincia.bz.it/lavoro-economia/appalti/Documenti_informativi.asp sotto Fase post gara
Salve vorrei avere una informazione a seguito di una casistica che ho trovato nella mia attività istituzionale di auditor di II livello. In una amministrazione pubblica (Comune) ho trovato che tutta l’attività di verifica del possesso dei requisiti di ordine generale descritta in questo articolo era stata affidata ad una società esterna (le stesse che solitamente curano le pubblicazioni dei bandi e degli avvisi di aggiudicazione per intenderci…..). Mi chiedo e Le chiedo se ritiene questo affidamento corretto e se vi sono riferienti normativi specifici che vietano che detta procedura sia esternalizzata. La ringrazio anticipatamente.
Bè, la normativa parla sempre di “stazione appaltante” che svolge i controlli. Di per sè forse il dato letterale non è ostativo all’esternalizzazione (dopotutto anceh quando si parla di predisposizione dei bandi ecc. si fa sempre riferimento alla stazione appaltante), ma almeno alcuni dei controlli mi pare difficile che possano essere esternalizzati. La verifica antimafia, ad es., è legata a credenziali strettamente personali che dubito possano essere concesse a soggetti privati. Analogamente mi pare improbabile che una società privta possa effettuare le verifiche del casellario giudiziale con gli stessi effetti di un ente pubblico, a meno che non “spenda il nome” del soggetto pubblico: un certificato del casellario chiesto in sede di appalto può contenere anche reati che non compaiono nel casellario richiesto dallo stesso soggetto a cui il certificato si riferisce! Se però l’ente esterno si limita a predisporre gli atti (es. sulla carta intestata del comune poi il dirigente-RUP comunale li invia) il discorso cambia. Per avere la sicurezza sul tema comunque l’unica via è rivolgere un quesito all’Autorità.
Buonasera, avrei necessità di una delucidazione. Come Stazione appaltante nell’ambito di alcune procedure di affidamento di concessione di valorizzazione ex art. 3 bis del D.L. n. 351/2001, abbiamo effettuato le varie verifiche ex art.80 Dlgs 50/16 e dopo averle ottenute provveduto alla aggiudicazione definitiva. Al momento della sottoscrizione del contratto, alcune di queste sono scadute. E’ necessario richiederne il rinnovo?
Grazie
No, solo il durc deve essere in regola in ogni fase, dalla gara al collaudo
Buon pomeriggio, un contratto deve essere stipulato il cinque ottobre ma alcune verifiche relative a carichi pendenti casellario giudiziale e imposte e tasse sono scadute il 29 e 30 settembre… si può procedere alla stipula? Oppure si può procedere alla stipula riavviando la verifica alle condizioni dell’art 71 del DPR 445/2000 dato che trattasi di contratto urgente o si deve riavviare la veritfica e basta.
Oddio, se è un contratto urgente io procederei (la verifica c’è stata), ma dipende da quanto vi sentite sicuri voi e anche da quanto è grosso il contratto e ‘nota’ l’impresa.
Salve,
in caso di adesione ad accordo quadro aggiudicato da Consip, si devono fare verifiche ex art. 80 d.lgs. 50/2016
Io non le faccio, perchè le fa la centrale di committenza quando stipula l’accordo quadro, ma ho sentito qualcuno che chiede il DURC e altri particolarmente zelanti che le rifanno se sono passati anni dalla stipula dell’accordo alla loro adesione.
Buongiorno,
le chiedo lumi per un argomento che mi è parso piuttosto controverso. Nel caso di Rdo su Mepa, anche per affidamenti superiori ai 5000 euro a rigore – linee guida Anac – si dovrebbero chiedere il casellario giudiziale e la posizione dell’impresa presso l’Agenzia delle Entrate. Ma in questo caso è il titolare della piattaforma che svolge i controlli ex art. 80 e la singola stazione appaltante ha solo la mera facoltà di compierli?
No, purtroppo la piattaforma svolge controlli a campione quindi i controlli dopo l’aggiudicazione sono a carico della stazione appaltante.
In caso di Ordine Diretto d’Acquisto su MePa la Stazione Appaltante deve effettuare le verifiche ex art. 80 (come da Linee Guida ANAC) ? Ci sono minimi d’importo ?
Sì, si dovrebbero fare le verifiche come da linee guida, a seconda degli importi più o meno intense. Poi conta quel che vuole l’ufficio controllante. Ce ne sono molti che per gli importi più ridotti si accontentano del durc, altri zelantissimi non sentono ragioni.
grazie davvero è la prima volta che trovo una risposta per fornitori esteri
ho scoperto da poco la pagina e la trovo davvero chiara e ben realizzata.
utilissima!
Grazie
Buongiorno, stiamo procedendo all’istruttoria di un’ipotesi di rinnovo di un contratto previsto in sede di procedura aperta come triennale con opzione triennale di rinnovo e incluso nel costo complessivo del contratto aggiudicato. Verrà preso nuovo impegno di spesa e nuovo CIG con le stesse condizioni contrattuali.Per quanto riguarda la verifica dei requisiti, in sede di istruttoria rinnovo, vanno rifatte le verifiche sul DGUE presentato in sede di gara o va fatta presentare una dichiarazione all’aggiudicatario nella quale si dichiara la permanenza degli stessi? Grazie.
Io chiederei un nuovo dgue o dichiarazione che è ancora valido il vecchio, potrebbero essere cambiate varie cose tipo un rappresentante legale (anche se avrebbero dovuto informarvi, ma con la pandemia magari può essere saltato qualche passaggio)
La tabella ed altre utili informazioni dalla Provincia di Bolzano si trovano ora a questo URL:
https://www.provincia.bz.it/lavoro-economia/appalti/Documenti_informativi.asp
Grazie per tutte le sue info!
Cordiali saluti
B.R.Pannacciulli
Buongiorno. ho un quesito da proporre sulla gara di manutenzione degli impianti annuale disposta con procedura negoziata senza pubblicazione di bando. In fase di controllo dei requisiti nell’avcpass sull’aggiudicatario nessun problema, quando è stata richiesta la comprova del possesso della certificazione uni eni iso serie 9001 o attestazione SOA nelle categorie OG11 oppure OS 28 (Requisito obbligatorio all’atto della partecipazione della gara), l’operatore economico ha comunicato che è in corso di acquisizione. non rientrando tra i casi dell’art.80 ma comunque è un caso di esclusione purchè previsto tra i requisiti di partecipazione alla gara sia nel disciplinare che nel capitolato tecnico, come procede la stazione appaltante? si emana un provvedimento motivato e si aggiudica al secondo operatore economico? in questo momento la gara è in aggiudicazione provvissoria.
si ringrazia
Bè, io approfondirei, perchè non vorrei che l’impresa avesse la SOA in scadenza e in tal caso il rinnovo potrebbe ‘saldarsi’ retroattivamente alla vecchia. Se infatti su Avcpass era tutto regolare, mi pare strano che l’impresa ne sa sprovvista.
Buongiorno,
in caso di affidamento ad una società partecipata al 100% dal MEF, è necessario effettuare le verifiche ex artt. 94 e ss. del Codice?
Grazie
Io no li farei. Ma neppure userei il codice dei contratti, farei una convenzione.