Oggi parleremo di pagamenti non andati a buon fine su Sicoge.
Se non vi è già successo, prima o poi vi capiterà di essere chiamati da un creditore che voi siete sicuri di aver pagato ma che si lamenta di non aver ricevuto nulla. Statisticamente è solo questione di tempo, presto o tardi capita a tutti.
La scena si presenta così: un fornitore (o collega) che aspettava un certo importo entro una certa data vi telefona arrabbiatissimo perchè non gli è arrivato nulla. Voi cadete dalle nuvole perchè ricordate di aver predisposto l’ordinativo, aprite Sicoge ed effettivamente l’ordinativo c’è e per giunta risulta “estinto”. Ma il creditore giura che non gli è arrivato niente.
Che è successo?
Niente panico, siete semplicemente davanti ad un tipico caso di “pagamento non andato a buon fine”. Per capire di che si tratta bisogna fare un passo indietro, a come funzionano i pagamenti da parte della Banca d’Italia.
Dovete sapere che Sicoge è soltanto una gigantesca interfaccia tra Banca d’Italia (che custodisce i soldi), funzionari delegati (che sono legittimati a spenderli) e Ragionerie dello Stato/UCB (che controllano e/o autorizzano i movimenti). Ogni volta che voi predisponete un ordinativo da estinguere mediante bonifico, Sicoge lo trasmette a Banca d’Italia, che lo esegue in automatico (come si fa a richiamare un ordinativo inviato lo vedremo in un’altro articolo).
Non appena Banca d’Italia inserisce il pagamento nel circuito interbancario (vale anche per i pagamenti presso Poste Italiane) attende un messaggio di inoltro regolare. In altre parole, aspetta che l’altra banca le confermi di aver ricevuto la disposizione. In quel momento per lei i soldi sono usciti, li scalerà dal vostro ordine di accreditamento e annoterà come ‘estinto’ l’ordinativo nella data di esigibilità che le avete indicato.
Tuttavia il fatto che i soldi siano stati trasmessi non significa che siano pervenuti al creditore! La banca del creditore infatti glieli deve accreditare sul conto corrente. L’inghippo sta proprio qui: quando capitano i pagamenti non andati a buon fine su Sicoge, significa che per qualche motivo la banca destinataria non è riuscita a perfezionare l’accredito.
Solitamente questo avviene perchè il creditore ha chiuso il conto corrente e non ve lo ha comunicato (caso classico con i colleghi), o perchè avete digitato male il numero di conto o l’intestatario così che non corrisponde con i dati che risultano alla banca, o ancora perchè per una fusione o trasformazione di banche sono cambiati i codici ABI o CAB rispetto a quelli che avete usato.
Ma allora, se per Banca d’Italia il denaro è uscito dalla nostra contabilità ma il creditore non lo ha ricevuto, dov’è finito? Ve lo spiego in questo articolo.
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